Omicidi Fadani e De Meo: le madri preparano legge popolare per modificare il Codice penale

"Un pugno uccide come un'arma"

28 Febbraio 2012   16:02  

Emanuele Fadani ed Antonio De Meo, l'uno commerciante di Alba Adriatica (Teramo) l'altro studente lavoratore di Castel di Lama (Ascoli Piceno) vennero uccisi nel 2009, a distanza di tre mesi, con un pugno alla testa sferrato da cittadini rom.

Il codice penale spesso riconduce questo reato all'omicidio preterintenzionale. Contro questa interpretazione, nella convinzione che un pugno a mani nude ben assestato uccide al pari di un'arma, le due madri coraggio che condividono un destino comune hanno avviato la proposta di legge di iniziativa popolare per modificare il codice penale.

Nita D'Orazio (madre di Emanuele) e Lucia Di Virgilio (madre di Antonio) hanno raccolto gia' cinquemila firme. Tra i sottoscrittori alcuni parlamentari abruzzesi e marchigiani di entrambi gli schieramenti politici.

"I casi di omicidio a mani nude, sono purtroppo in sensibile aumento ed hanno raggiunto una frequenza tale da rendere intollerabile la perdurante totale assenza nell'attuale quadro normativo, di un'adeguata considerazione, sia quale autonoma fattispecie di reato, sia quale circostanza aggravante delle esistenti fattispecie di omicidio - dice Nita D'Orazio in Fadani -. A tutt'oggi, l'omicidio a mani nude e' ricondotto alle varie ipotesi di omicidio contemplate dal nostro ordinamento penale. Al fine di colmare quella che, con tutta evidenzia, appare come una lacuna normativa inaccettabile, abbiamo quindi deciso di esercitare il diritto di iniziativa legislativa popolare, sancito dall'art.71, comma 2 della Costituzione, che attribuisce la facolta' ad almeno 50.000 elettori di presentare una proposta di legge.

Ed abbiamo assunto questa decisione, nella convinzione che fosse ormai inevitabile, in tale ottica, incidere non soltanto sull'entita' della pena, ma anche sulle misure che ne garantiscano l'immediata efficacia, nonche' sul corretto inquadramento della fattispecie di reato. Ecco perche', non intendiamo creare un'autonoma fattispecie dilettosa, bensi' intervenire sulla disciplina dell'art.584 c.p., dedicato all'omicidio preterintenzionale".

Per le due mamme, il pugno e' come una pistola. Per lo Stato no. Eppure hanno gli stessi effetti: uccidono. E' possibile scaricare il modulo di sottoscrizione e moltiplicare la raccolta delle firme necessarie da www.emanuelefadani.it.


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