Risvolti da tragedia shakespiriana nell'omicidio del medico teatino Paolo Abruzzese avvenuto ieri mattina a Chieti.
Nel ricostruire l'intera vicenda i carabinieri si son trovati di fronte ad un quadro per certi aspetti ancora più inquietante che avrebbe potuto avere conseguenze ancor più drammatiche.
Joan Damir, l'operaio rumeno di 24 anni ritenuto responsabile dell'omicidio, parte di buon ora da Casalanguida con l'unico intento di riconquistare la sua ex, la 27enne Vasilika o come la chiamava affettuosamente la vittima, Valentina.
In tasca ha un anello e a Chieti acquista un paio di forbici - o la riconquisto o la uccido - la intravvede una prima volta verso le dieci in centro dove la donna sta facendo delle lezioni di guida, le dice che deve assolutamente parlarle e se ne va.
Intorno alle 12.00 arriva l'attuale fidanzato di Vasilika con la quale ha un appuntamento, l'attende giù al portone, ma Joan era già sul pianerottolo ad attenderla, lei ha aperto la porta ed ha cercato subito di richiuderla, ma Joan é riuscito ad entrare usando subito parole minacciose e tentando di gettarla dalla finestra.
A questo punto, in un momento di lucidità, Vasilika lo tranquillizza promettendogli di fuggire insieme a lui, fanno per uscire di casa ma lei all'improvviso tenta di chiuderlo fuori, preso da un improvviso raptus tira fuori le forbici ed é in questo momento che l'anziano medico si frappone tra i due cercando di difendere la sua Valentina, micidiali i due fendenti dritti al cuore.
Sentendo rumori strani sale su il fidanzato di Vasilika che tenta di bloccare Joan il quale, però, riesce a fuggire.
Poco lontano getterà l'arma del delitto ed il giubetto rintanandosi in un casolare abbandonato nella boscaglia circostante il quartiere tre pini. Tempestivo l'intervento degli uomini del Norm che conoscendo bene la zona puntano subito la loro attenzione al casolare abbandonato, qui trovano Joan con i lacci delle scarpe al collo, pronto a togliersi la vita. Rinchiuso nel carcere di Madonna del freddo, su disposizione del Pm Dell'Orso, l'uomo é guardato a vista 24 ore su 24 ore.
