Omicidio Cagnetta, la polizia arresta Angelo Ciarelli, fratello di Massimo

Preso all'alba il fratello del presunto omicida di Rigante

03 Luglio 2012   08:28  

La squadra mobile di Pescara ha arrestato un nomade, Angelo Ciarelli, 38 anni, con l'accusa di omicidio e porto abusivo di armi. E' accusato di aver ucciso Tommaso Cagnetta, il pregiudicato di 42 anni avvenuto in via Tavo, davanti al civico 171, poi morto in ospedale. Ciarelli, sorvegliato speciale e residente a San Giovanni Teatino, vive di fatto in via vicolo Moro, a Pescara, un luogo che la polizia definisce la tana del clan Ciarelli. Angelo e' il fratello di Massimo, arrestato sempre dalla squadra mobile per l'omicidio dell'ultra' Domenico Rigante, avvenuto a Pescara il primo maggio. Sempre Angelo e' rimasto coinvolto nel 1996 nella rapina che poi ha portato all'omicidio di un carabiniere, Marino Di Resta, durante un conflitto a fuoco.

In base alla prima ricostruzione della mobile, diretta da Piefrancesco Muriana, ieri sera sarebbe nato tutto da una cessione di droga avvenuta al ferro di cavallo. Due tossicodipendenti avrebbero acquistato una dose da una zingara ma avrebbero saldato solo una parte debito: mancavano dieci euro. I due clienti, un uomo e una donna, sarebbero andati via mentre la donna li inseguiva e altri nomadi sarebbero intervenuti a sostegno della spacciatrice. A quel punto Ciarelli avrebbe sparato un colpo, forse con un revolver ma non si sa con quale arma, per bloccare i due e per errore avrebbe colpito Cagnetta, anche lui intenzionato a fermare l'uomo e la donna in fuga. Ciarelli, ascoltato dalla polizia, ha negato tutto. E' stato particolarmente difficile, tra l'altro, arrivare a questa ricostruzione, considerata l'omerta' che esiste in via Tavo, al ferro di cavallo, dove si spaccia ad ogni ora. Maggiori dettagli alle 11, in questura, in conferenza stampa. 


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