Omicidio Melania, la Procura contesta la superperizia. Sabato in aula sarà battaglia

Sabato torna in aula a Teramo il processo a Salvatore Parolisi, seguendo il rito abbreviato, e sarà battaglia sulla super perizia dell’anatomopatologo Gian Luca Bruno e alla genetista Sarah Gino.

La perizia sul delitto di Civitella non convince infatti la procura della Repubblica di Teramo, che è pronta a dare battaglia ai consulenti del giudice Marina Tommolini.

I pm Davide Rosati e Greta Aloisi, titolari del caso, hanno ieri tenuto un vertice con il procuratore capo Gabriele Ferretti. Secretato il contenuto: dalle indiscrezioni sembra che la pubblica accusa, sabato, rivolgerà diverse domande e farà diverse contestazioni ai due periti.

La perizia punta a far luce su alcuni elementi: in particolare l’ora della morte di Melania.

Le perizie però, su questo argomento, forinscono una serie di non-risposte. Bruno ha concluso che, con gli elementi a sua disposizione, non può stabilire con evidenza scientifica l’ora della morte; Gino ha confermato la presenza di Dna di Parolisi nella bocca di Melania ma ritiene impossibile stabilire con certezza tempo e modo della sua deposizione.

Queste non-risposte sono un'arma per la difesa di Parolsi, che potrà alimentare la tesi secondo cui contro l’imputato non ci siano elementi sufficienti per arrivare a una condanna.

Mauro Gionni, invece, legale di parte civile è convinto che la super perizia dei tecnici del giudici Tommolini non aggiunga né tolga nulla di decisivo al quadro dell’inchiesta.

Nulla di nuovo, quindi quasi inutile la periza, anche secondo la Procura che però e non condivide tanti punti delle due relazioni, ed è pronta a contestarle in dibattimento. 

Secondo la Procura nulla aggiunge o toglie l'impossibilità dei periti di individuare l'ora del delitto perché stabilirlo con certezza sarebbe impossibile a causa delle troppe variabili in gioco

I pm invece contestano l’approccio metodologico dei due periti, che, a loro avviso, avrebbero detto cose che non potevano dire e omesso cose che invece non avrebbero dovuto omettere.