Omicidio Rigante, il padre di Domenico: "A Pescara i nomadi spadroneggiano"

09 Maggio 2012   13:07  

"Sabato lo stadio sara' pieno, per la partita Pescara-Torino. Vogliamo che sia una giornata di sport e in ricordo di nostro figlio, a cui tutti volevano bene. Bisogna stare attenti, e speriamo che le cose vadano come devono andare. Noi parteciperemo tutti, grazie alla Pescara Calcio e alle tantissime persone che ci sono vicine in questi giorni". Lo ha detto Pasquale Rigante, papa' di Domenico, l'ultra' 24enne ucciso la sera del primo maggio a Pescara.

Pasquale Rigante, che questa mattina ha partecipato alla conferenza del questore e del dirigente della squadra mobile sul fermo di quattro rom che avrebbero partecipato alla spedizione punitiva in cui ha perso la vita l'ultra', ha sottolineato che "a Pescara i nomadi spadroneggiano e fanno quello che vogliono.

Domenico diceva: "Mi faro' martire per Pescara per queste persone".

"Ma ora - ha concluso - hanno capito che hanno passato il limite".

La sera prima dell'omicidio Antonio Rigante, fratello gemello di Domenico, ha avuto una discussione al centro storico con Ciarelli e "si sono presi a botte. Per cosa? Per niente", ha spiegato il padre.


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