Il Senato approva il disegno di legge sull'omicidio stradale con 163 sì, 2 astenuti e 65 voti contrari. Con questo provvedimento vengono introdotti e disciplinati i reati di omicidio stradale e di lesioni personali stradali. Il provvedimento ora passa alla Camera.
Il governo soffre al Senato e dopo la bocciatura ieri in commissione Affari Costituzionali (ma solo in un parere non vincolante) sul ddl sulla scuola, 'inciampa' di nuovo a Palazzo Madama finendo due volte sotto sul ddl che introduce il reato di omicidio stradale. Il governo aveva dato parere contrario su tre emendamenti: il 114, il 115 e il 117 (il 114 e il 115 però sono uguali e c'è stata una sola votazione), ma l'Aula li ha approvati comunque. Il relatore Giuseppe Cucca si era rimesso all'Aula.
Il provvedimento all'esame di Palazzo Madama e dovrebbe avere il via libera in tempi rapidi per passare poi all'esame della Camera. l'Aula ha stralciato le norme riguardanti la nautica e dovrebbe introdurre (l'ipotesi è prevista in due emendamenti del relatore) aggravanti per chi fugge come la sospensione per trent'anni della patente e l'aumento di un terzo della pena.
IL TESTO
Si introduce il delitto di omicidio stradale. Chiunque guida in stato di ebbrezza alcolica o sotto l'effetto di droghe e causa la morte di una persona è punito con la reclusione da 8 a 12 anni; pena che arriva a 18 anni in caso di omicidio plurimo. Pene severe anche per chi provoca la morte di una persona in seguito a una manovra pericolosa, anche se non si è sotto l'effetto di alcol o droga: dai 7 ai 10 anni se l'incidente mortale avviene perché si attraversa un incrocio passando con il semaforo rosso o si fa una manovra di inversione del senso di marcia o un sorpasso in prossimità delle strisce pedonali, per fare qualche esempio.
C'è poi la revoca della patente, con differenziazioni: se si uccide qualcuno mentre si guida ubriachi la revoca arriva fino a 15 anni; fino a 20 anni, invece, se in passato si è stati già sottoposti all'alcotest. Se, infine, si guida in stato di ebbrezza e si supera il limite di velocità scatta la revoca massima dei 30 anni.