Omicidio Vasto: Del Vecchio continua a negare, si procede con i rilievi dei criminologi

19 Dicembre 2012   15:41  

Continua a negare di aver commesso il duplice omicidio Marco Del Vecchio, il 37enne di Vasto accusato di avere ucciso, lo scorso 17 novembre, i genitori Emidio (78 anni) ed Adele (72) con circa 100 coltellate. Il motivo scatenante del delitto sarebbe stato, secondo l’accusa, una lite avvenuta dopo il rifiuto dei coniugi di dare al figlio, da tempo tossicodipendente, soldi per procurarsi stupefacenti.

Nel corso del primo incontro con gli inquirenti dopo l’arresto e la reclusione nel carcere cittadino di Torre Sinello, l’uomo aveva dapprima manifestato la volontà di collaborare, chiudendosi però subito dopo in un ostinato mutismo dopo aver negato di aver commesso il fatto.

Da qui la richiesta del suo difensore, l’avvocato Raffaele Giacomucci, di procedere ad una perizia psichiatrica nei confronti di Del Vecchio, al fine di stabilirne l’eventuale infermità mentale. L’istanza è stata accolta dalla Procura vastese anche se, dopo un mese, l’imputato non risulta avere manifestato la volontà di rivelare alcunché. 

Al contrario, sembra manifestare la precisa volontà di continuare a tacere. Nonostante il suo silenzio, però, i periti incaricati dalla difesa di ricostruire la personalità del presunto omicida, i criminologi Francesco Bruno, Simonetta Costanzo, Ferruccio Canfora, Giuseppe Orfanelli e Roberta Bruzzone, ritengono di aver raccolto elementi sufficienti per stabilirne l’identikit psicologico.

Parallelamente, sono prossimi ad essere depositati anche i risultati conseguiti dai Ris in seguito all’analisi delle tracce di sangue e dei frammenti di pelle rinvenuti sotto le unghie delle due vittime. Previsto, inoltre, un ulteriore sopralluogo sulla scena del crimine, l’appartamento in via Anghella in cui risiedevano Del Vecchio ed i genitori, tuttora sotto sequestro giudiziario.

Lorenzo Ciccarelli


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