Omicidio di Rita Morelli: il processo al tribunale di New York

03 Maggio 2012   11:37  

Rita Morelli era partita per gli stati Uniti per trovare quel futuro che la sua terra sembrava non assicurarle lì, nella terra della libertà ha trovato la morte nel novembre 2011

E' stata uccisa con tre coltellate, due al petto e una alla gola, in un appartamento di New York, al 205 East della 120th Street dove viveva e studiava da cinque anni.  Rita 36 anni, era originaria di Spoltore.

Accusato del suo delitto è Bakary Camara , quarantadue anni, di colore, all'apparenza un uomo qualunque. E' nato in Africa nel 1970, è alto un metro e ottantadue e pesa 77 chili.

Per lui il sospetto di aver strangolato Rita

E' apparso in tribunale a New York per un'udienza preliminare. Alto, magro, vestito con un paio di blue jeans, una felpa blu con la parola Atlanta scritta con evidenza in caratteri gialli. Barbetta incolta, ma non disordinata

L'uomo deve rispondere dell'accusa di aver ucciso la giovane pescarese nel suo appartamento di Harlem.

Ieri è stato portato al sedicesimo piano del Tribunale della Corte Suprema di Manhattan. Poco prima aveva lasciato la cella dove è rinchiuso dall'inizio di dicembre.

Per tutta la durata dell'udienza, Bakary è rimasto in silenzio con le manette ai polsi con due agenti della polizia carceraria alle sue spalle. L'udienza in realtà è stata brevissima, il giudice  nel giro di cinque minuti ha stabilito una nuova data. Camara tornerà in tribunale a fine maggio.

Seema Iyer, l'avvocatessa di Bakary, ha chiesto al giudice Merchan di concedere alla difesa ancora un po' di tempo. Per questo il reinvio.

Appuntamento il prossimo 29 maggio.


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