Operaio abruzzese muore nel cantiere del metrò di Roma

Investigatori: caduta o esalazioni

22 Maggio 2011   15:20  

Roma Metropolitane: ''Il cantiere è monitorato e sicuro''

Si chiamava Bruno Montalti di 48 anni l'operaio morto stamani. Era originario di Civitella Roveto, in provincia dell'Aquila, sposato con figli.
Lo si apprende da Roma Metropolitane. Lavorava come operaio specializzato per la ditta Icotekne di Napoli subappaltatrice per Metro B1 e questa mattina, alle sei, è stato trovato privo di vita in un pozzo di sicurezza.
L'uomo era un addetto al monitoraggio tecnico di un impianto di congelamento e stava facendo un turno notturno. Attualmente al cantiere di Sant'Emerenziana sono presenti rappresentanti dell'Asl, vigili del fuoco, ispettorato del Lavoro, polizia scientifica e il coordinatore della sicurezza di Roma Metropolitane Marco Perrone Capano che riferisce: "Il corpo è stato trovato questa mattina alle sei privo di vita, apparentemente senza segni di cadute o urti.
Al momento sono in corso gli accertamenti, la polizia sta interrogando i suoi colleghi".

FILCA CISL: Intitiloiamo la metro a Bruno Montalti

"Si chiamava, Bruno Montalti, l'operaio abruzzese, della provincia dell'Aquila, della Icotkne, deceduto oggi nel cantiere della metro B1 a Piazza S Emerenziana, nel quartiere africano. La Icoteckne è una ditta specializzata in trattamento e congelamento dei terreni". Lo fa sapere il segretario generale della Filca Cisl di Roma Andrea Cuccello, il quale chiede che sia dedicata a Bruno Montalti, "una delle stazioni della metro B1, in particolare quella di Piazza Annibaliano particolarmente vicina al luogo dell'incidente". "Sarebbe l'occasione di ricordare un uomo che - aggiunge - è morto mentre stava lavorando. Montalti è morto sul posto di lavoro, lo si onori, mi sembra il minimo".


La Cgil: "Basta incidenti sul lavoro".

Alemanno: "Subito inchiesta".

Zingaretti: "Indagini sulla sicurezza".

Polverini: "Morti sul lavoro, una piaga da sconfiggere"


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