Operazione "Cipollaro", rinviati a giudizio i due indagati del secondo filone

Prestiti con tassi del 122%, accusa di usura

25 Febbraio 2014   11:59  

Nuovi sviluppi nel secondo filone dell'operazione "Cipollaro", condotta dalla Procura e dalla polizia di Lanciano tra il 2010 ed il 2011 in merito ad un giro di truffa ed usura da circa 350.000 euro totali.

L'operazione portò all'arresto del 55enne Felice Di Fazio, di Lanciano, e del 31enne Alfredo Toro, residente a Pescara, accusati di usura e associazione a delinquere finalizzata alla truffa, e da un primo filone d'inchiesta si arrivò nel maggio 2013 al patteggiamento di 3 anni e 3 mesi di reclusione più 4.500 euro di multa per Toro, mentre Di Fazio finì con altri 11 indagati a processo, il cui inizio è previsto il prossimo 18 giugno.

Il prossimo novembre, sempre a carico dei due, si aprirà un secondo filone in cui verrà loro contestata solamente l'accusa di usura, in riferimento ad un episodio che si sarebbe verificato nel febbraio del 2010, allorché secondo il pm Ruggero Dicuonzo Di Fazio e Toro, dopo aver prestato 4.000 euro ad un commerciante in difficoltà, si sarebbero poi fatti consegnare dall'uomo due assegni da 2.800 e 3.200 euro, incassati da un parente di Di Fazio, con un tasso usuraio del 122%.

Nell'ambito del medesimo filone, inoltre, il solo Di Fazio sarà chiamato a rispondere di altri quattro presunti prestiti con tassi usurari a sei commercianti (di cui uno anche minacciato per la restituzione), riguardo ai quali sarebbe arrivato a pattuire tassi d'interesse sino al 230%.


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