Operazione Grifone 2013, sul Gran Sasso usato il "Predator" a pilotaggio remoto

20 Settembre 2013   17:09  

 "L'introduzione del predator (aeromobile a pilotaggio remoto) e' stata per questa esercitazione una novita' assoluta, l'aver utilizzato nella ricerca e soccorso di dispersi, ha portato un contributo che aeromobili tradizionali non possono dare".
Lo ha detto il colonnello Giovanni Franchini, capo del Centro di coordinamento soccorso del Comando operazioni aree dell'Aeronautica militare e direttore dell'esercitazione "Grifone 2013" che si e' tenuta dal 16 settembre ad oggi presso la base allestita all'aeroporto dei Parchi all'Aquila.
Durante la conferenza la stampa per fare il punto della maxi esercitazione, nella quale per l'appunto, e' stato utilizzato per la prima volta l'aeromobile a pilotaggio remoto, utilizzato fino ad oggi negli scenari di guerra o per la sorveglianza, ma mai per la ricerca di dispersi.

"Tra le qualita' del Predator - ha aggiunto il colonnello Franchini - la permanza sul posto per tantissime ore, fino a 12, se necessario, l'impiego di sistemi di volo con telecamere che riescono a scandagliare il terreno e ad analizzare quello che vedono in modo che degli analisti possono capire in tempo reale se quello che e' stato visto dal Predator sono tracce umane, naturali o artificiali e quindi utilizzare queste informazioni per le operazioni di ricerca tradizionali con mezzi aerei e squadre a terra. Il futuro - ha concluso l'ufficiale - vede l'impiego del predator per questo genere di interventi ma anche dell'impiego sinergico di tutto quello che e' a disposizione e in funzione del momento.
Occorre mettere a sistema tutto, sia i sistemi teconologici piu' avanzati ma anche il lavoro dell'uomo che a terra va alla ricerca del disperso".


Oroscopo del Giorno powered by oroscopoore