Operazione ''Scacco alla Rocca'', 14 arresti in Abruzzo

Blitz a Giulianova

25 Luglio 2009   17:04  

Sono 14 in tutto gli arrestati, di cui 13 di etnia rom, nell'ambito dell'operazione antidroga, denominata "Scacco alla Rocca", dei carabinieri di Giulianova. Il blitz e' scattato questa mattina poco prima delle 6. Cento carabinieri, con l'ausilio delle unita' cinofile di Chieti, hanno cinturato la zona denominata la Rocca a Giulianova Paese ed il quartiere del Lido dell'"Annunziata" disarticolando il clan Di Rocco. Le ordinanze di custodia cautelare in carcere con l'accusa di concorso in detenzione di spaccio di stupefacenti eseguite dai militari, coordinati dal capitano Luigi Dellegrazie e dal luogotenente Antonio Longo, sono state firmate dal gip di Teramo Marina Tommolini su richiesta del sostituto procuratore Laura Colica. In 64 pagine e' stata ricostruita l'intera vicenda le cui indagini sono state avviate quasi un anno fa. Dietro le sbarre insieme agli altri rom della banda, e' finito per l'ennesima volta il boss , Achille Di Rocco di 53 anni. Alla vista dei carabinieri questa mattina presto, l'uomo ha gettato via dalla finestra alcuni involucri contenenti 75 grammi di eroina e 15 di cocaina, ma non sapeva che sotto il balcone di casa nel quartiere dell'Annunziata c'erano altri carabinieri che hanno recuperato la droga. L'ultimo arresto e' stato eseguito nella tarda mattinata, grazie all'ausilio dell'unita' elicotteristi di Ancona che hanno individuato a Notaresco l'auto su cui viaggiava Maurizio Di Rocco di ritorno dopo una serata trascorsa in balera. Due interi quartieri, secondo i carabinieri, erano stati trasformati in supermarket della droga a gestione familiare. Anche i piu' piccoli di appena 14 anni erano stati addestrati a fare da vedetta come pure due anziane zingare incensurate ora ai domiciliari. Rifornivano di cocaina ed eroina giovani provenienti dalla Marche e dall'Abruzzo a cui veniva offerta la possibilita' di bucarsi in casa dei rom, a prezzi maggiorati, fornendo loro anche siringhe e soluzione per sciogliere l'eroina. I carabinieri hanno trovato anche 30 chili di caffe', utilizzati per nascondere gli stupefacenti, ingannando cosi' il fiuto dei cani. Gli zingari arrestati abitavano le case popolai assegnate loro anni fa dal Comune di Giulianova. Si e' scoperto che non pagavano i tributi ed il canone di locazione da molti anni. Con ogni probabilita' ora il contratto sara' rescisso e gli occupanti saranno sfrattati.

 


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