Operazione antidroga, 17 arresti fra Abruzzo e Campania

24 Marzo 2009   08:49  

AGGIORNAMENTO 29/04/2011

Con sentenza della Corte d'Appello di L'Aquila si riforma il giudizio del 10 gennaio 2010 del GUP del Tribunale di Pescara.

Giuseppina Ferrante viene assolta in formula piena per non aver commesso il fatto, anche ad Attanasio Pio vengono concesse le attenuanti generiche e viene ridotta la pena commissionata.

Inoltre la Corte ridefinisce la pena di D'Amico Alessandro e assolve Rave Paolo da alcuni reati perchè i fatti non sussistono e ridetermina la pena per altri residui, ridefinisce la pena a Ciccarelli Domenico in quanto il fatto contestato differente da qello ascritto.

Conferma la condanna per Ciccarelli Massimo, Mele Ciro, Mele Carmine e Fiorentino Salvato re e li condanna al pagamento delle spese processuali maggiori.

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Sono 15, al momento, le misure cautelari eseguite dai carabinieri del comando provinciale di Pescara, e sono irreperibili due persone, una donna abruzzese e un uomo campano. Le indagini dei militari dell'Arma hanno consentito di appurare che l'organizzazione faceva arrivare la droga dalla Campania, con continui viaggi tra le due regioni, per spacciarla ai giovani pescaresi nella zona della 'movida', il centro storico. Gli acquirenti, hanno spiegato i carabinieri in conferenza, si rivolgevano agli spacciatori al minuto, che avevano addosso solo una o due dosi per evitare problemi con le forze dell'ordine. Se la richiesta riguardava un certo numero di dosi l'ordinazione passava a un secondo soggetto e eventualmente anche a un terzo, che avevano maggiori quantita' di droga. Il rifornimento avveniva da altri spacciatori locali, gia' conosciuti dalle forze dell'ordine. Le indagini hanno preso il via dai controlli di due spacciatori, Paolo Rave e Paolo Vianale, e attraverso le intercettazioni si e' capito che la droga arrivava da Napoli, tant'e' che in una telefonata uno degli indagati diceva di trovarsi a 'Codice Barra', dal nome di un quartiere di Napoli. Nel corso delle indagini sono state arrestate complessivamente 26 persone e sono stati sequestrati due chili e duecento grammi di hashish, un chilo e duecento grammi di cocaina e un'auto Audi usata per il trasporto della droga. Il comandante provinciale dei carabinieri, Alaia, ha fatto notare la ripresa del canale di rifornimento campano, che e' sempre esistito ma sembrava un po' sopito, e ha ricordato i servizi che i carabinieri svolgono nel centro storico, una zona a rischio sia per l'alcol che per lo spaccio. A coordinare le indagini sono stati il colonnello Marcello Scocchera e il maggiore Guido Gargarella.

I NOMI DEGLI ARRESTATI

Le persone arrestate oggi nell'operazione denominata 'Codice Barra' sono Paolo Rave, 29enne di Ortona residente a Pescara, Paolo Vianale, 28enne di Ortona residente a Pescara, Massimo Ciarelli, 25enne di Pescara, Domenico Ciarelli, 21enne di Pescara, Pio Attanasio, 32enne di Napoli residente a San Giorgio a Cremano, Giuseppina Ferrante, 30enne di Napoli, Manuel Martinelli, 21enne di Pescara, Carlo Lepore, 25enne residente a Pescara, Alessandro D'Amico, 33enne residente a Silvi, Massimo Mergiotti, 36enne residente a Pescara, Primo Salzano, 26enne residente a Napoli, Ciro Mele, 40enne di Napoli, Carmine Mele, 24enne residente a Acerra, Salvatore Fiorentino, 30enne di Napoli, e Michele Giacobelli, 42enne di Napoli. Sul fronte pescarese i carabinieri ritengono che Massimo Ciarelli avesse un ruolo di spicco e hanno evidenziato che si tratta dell'ultimo rampollo della famiglia Ciarelli, la stessa coinvolta nell'omicidio del maresciallo Marino Di Resta. Proprio Massimo Ciarelli e' stato arrestato due volte nel corso delle indagini. A disporre gli arresti e' stato il gip Maria Michela Di Fine su richiesta del pm Paolo Pompa.


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