Orlando e La Morgia: stop alle estrazioni di idrocarburi

"Gravissime ripercussioni a danno dell'ambiente"

10 Luglio 2008   12:00  
"Le grandi compagnie multinazionali impegnate nell'estrazione di idrocarburi, spinte dall'eccezionale incremento del costo del petrolio e dalle conseguenti possibilita' di business, hanno individuato nell'Abruzzo una sorta di 'Eldorado' per i propri interessi economici". E' quanto affermano i consiglieri regionali La Morgia e Orlando, firmatari di un'interrogazione rivolta all'assessore Verticelli, a seguito del rilascio di 9 nuove concessioni alla multinazionale irlandese Petroceltic, che vanno ad aggiungersi alle altre esistenti, gia' numerosissime. "La presenza di piattaforme per la ricerca e l'estrazione di idrocarburi, al di la' dell'irrilevante beneficio economico connesso all'introito delle royalties, tra l'altro le piu' basse al mondo - spiega la consigliera regionale Maria Rosaria La Morgia - e' causa di gravissime ripercussioni a danno dell'ambiente marino circostante, per l'utilizzo di fanghi tossici e la permanenza di scarti operativi, con rischi di inquinamento e ripercussioni sulla fauna ittica e sulla salubrita' dell'aria. Tutto questo accade nella regione verde d'Europa che individua le proprie prospettive di sviluppo nell'agricoltura di qualita', nella valorizzazione del patrimonio ambientale ai fini turistico-culturali e di salvaguardia dei processi economici legati alle vocazioni originarie del territorio". "Risultano inesistenti i vantaggi sul fronte dell'occupazione - ha sottolineato il consigliere Angelo Orlando - al contrario, si ha certezza di ricadute negative sull'attivita' di pesca e sull'indotto turistico, a causa del danno d'immagine arrecato, ma anche sulla produzione agricola e zootecnica, in particolare nelle zone contigue ai siti di ricerca e coltivazione". I Consiglieri La Morgia e Orlando chiedono, nell'interrogazione urgente, che ci si attivi affinche' sia concessa una moratoria sospensiva delle concessioni di ricerca ed estrazione di idrocarburi, almeno sino a quando non saranno stabiliti idonei e condivisi parametri di salvaguardia ambientale, ma anche che l'Assessore si faccia parte attiva, presso il Governo Nazionale, per la realizzazione piena e tempestiva del Parco Nazionale della Costa Teatina.

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