Osservazioni al Piano regolatore portuale pescarese

11 Luglio 2012   09:33  

“Sono circa una ventina le osservazioni complessivamente giunte sul nuovo Piano Regolatore Portuale: circa 7 sono state indirizzate direttamente al Comune, le altre sono state inviate alla Regione Abruzzo e alla Direzione Marittima. A questo punto apriremo subito la fase dell’esame delle istanze depositate, per la maggior parte, da armatori e Associazioni ambientaliste, ma non ci limiteremo alla loro lettura. Convocheremo un Tavolo che dovrà vedere la presenza di tutte le parti coinvolte per verificare la fondatezza delle osservazioni sollevate e favorire il confronto con quello staff di tecnici che, attraverso studi e prove in vasca, ha materialmente realizzato il Piano. Dal confronto dovrà venire fuori la soluzione migliore possibile e realizzabile nell’interesse della città e lavoreremo anche in agosto, senza ferie, per accelerare al massimo le procedure che dovranno condurci a dotare la città di quello strumento fondamentale per apportare allo scalo portuale le modifiche strutturali necessarie e gli ampliamenti adeguati per restituire serenità alla città”. Lo ha detto l’assessore alla Difesa della Costa Vincenzo Serraiocco ufficializzando l’apertura delle procedure inerenti l’esame delle Osservazioni al Piano regolatore portuali.

“La situazione del porto di Pescara è ormai drammatica – ha sottolineato l’assessore Serraiocco -. Ogni giorno raccogliamo e ascoltiamo il grido d’allarme non solo della marineria, ma anche di tutti gli operatori commerciali che attendono risposte e atti concreti. E, se sul fronte dell’emergenza abbiamo bisogno del sostegno del Tavolo romano, sul fronte della programmazione tecnica, la stessa amministrazione comunale sta continuando a compiere i propri passi per dare a Pescara un vero porto, che sappia porre rimedio ai danni procurati dalla diga foranea. Nel marzo 2011, subito dopo la mia nomina con l’assegnazione di una delega specifica, abbiamo convocato la prima Conferenza dei servizi con tecnici e consulenti che ci ha permesso di avviare simultaneamente le procedure della Via, di competenza del Ministero dell’Ambiente, e della Vas, di competenza della Regione Abruzzo. Lo scorso ottobre la Regione Abruzzo ha predisposto la versione definitiva del Rapporto preliminare ambientale, propedeutico alla Valutazione ambientale strategica e lo scorso inverno la Regione ha concluso anche la fase delle consultazioni con tutti i soggetti portatori di interesse, fase durante la quale era possibile presentare osservazioni, alcune delle quali sono arrivate direttamente dagli armatori i quali hanno espresso perplessità sull’ampliamento del porto stesso e sulla prospettata deviazione verso nord-est dell’imboccatura, intervento che addirittura, secondo gli stessi portuali, potrebbe aggravare o comunque ripetere gli odierni problemi di insabbiamento della struttura. In realtà – ha proseguito l’assessore Serraiocco - secondo i dati di cui oggi disponiamo, tale prospettiva sembrerebbe smentita: leggendo la relazione, infatti, emerge che l’allungamento della foce, la forma sinuosa e lo sbocco verso nord sono stati progettati proprio per evitarne l’insabbiamento, permettendo al fiume di depositare il limo a una profondità maggiore di quella attuale senza creare una sbarra alla foce. Nel dettaglio, la forma sinuosa serve a dissipare il moto ondoso, che entra all’interno proprio per effetto delle dighe curve, e a non ostacolare il deflusso fluviale e la presenza, prevista, di tre darsene separate serve a ottimizzare le attività del porto e a migliorare le condizioni di sicurezza. Infine la separazione dalla foce, ossia dal porto canale, è stata identificata come la soluzione migliore per evitarne l’insabbiamento. Nel frattempo è scattata la seconda fase, ossia sul Bura numero 24 del 2 maggio scorso è stato pubblicato l’avviso di deposito della Proposta di Piano Regolatore Portuale – Porto Canale di Pescara e la Proposta di Rapporto Ambientale e relativa Sintesi Non Tecnica – Vas. Tutta la documentazione è stata depositata per la libera consultazione presso il Servizio di Pianificazione Territoriale e Ambientale della Provincia di Pescara, in via Passolanciano. Il deposito ha avuto la durata di 60 giorni consecutivi per consentire la presentazione delle osservazioni sino allo scorso 2 luglio: sono circa venti in tutto le osservazioni pervenute, molte delle quali recano la firma di armatori e associazioni ambientaliste. Ovviamente ora si aprirà la fase dell’esame e del confronto su quelle osservazioni: va chiarito che nessuno vuole approvare un Piano regolatore portuale contro la città o contro gli armatori, primi fruitori, con gli operatori commerciali di quella struttura. L’amministrazione comunale vuole dotare la città di Pescara di uno strumento urbanistico condiviso, partecipato e soprattutto voluto dal territorio, per non ripetere gli errori del passato, ma, al tempo stesso, è chiaro che il porto va modificato e che occorrono soluzioni strutturali per restituirgli vita e impedirne la chiusura definitiva. Lavoreremo per l’intero mese di agosto, senza sosta né ferie, per esaminare le osservazioni al Tavolo allargato, portando avanti un lavoro che dovrà essere concreto e veloce”.

 


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