Ore decisive per le liste elettorali ricusate dall'ufficio centrale regionale presso la Corte di appello dell'Aquila. Ieri sera i cinque giudici hanno confermato le contestazioni comunicate nella serata di martedi 11, escludendo dalla competizione elettorale 5 liste alla Camera e 7 liste al Senato.
Ecco l'elenco complessivo: La destra, Democratici di sinistra, Libertas democratici cristiani, Grilli parlanti, Le ali, Nucleo tremmista nazionale, Movimento europeo diversamente abili Meda, No euro lista del Grillo.
Vari i motivi delle ricusazioni: vizi di forma, mancanza documentazione, simboli non depositati al Ministero, o presentati nonostante la bocciatura, non sufficiente numero di sottoscrittori per quei partiti non presenti in Parlamento.
Tutto ok invece per le restanti 14 liste alla Camera e le 13 al Senato.
L'esclusione più clamorosa, e che potrebbe avere conseguenze anche sul piano nazionale, è l'esclusione della lista La destra, Per un vizio di forma, mancava infatti un timbro dell'autenticatore vicino alla firma di Francesco Storace e Luca Romagnoli.
A nulla è valsa la memoria difensiva presentata dal partito all'ufficio centrale regionale, che ieri sera alle 20.00 ha confermato la bocciatura. La destra in queste ore si appresta così a depositare un ricorso in Cassazione, e intanto Francesco Storace minaccia “L'esclusione in Abruzzo è un motivo per far invalidare le elezioni in tutta Italia, poiché in altre regioni, vedi Liguria, si è avuta una contestazione analoga, ma non è stata emessa sentenza.”
FT