Su iniziativa dei deputati abruzzesi di maggioranza - on.li Filippo Piccone (Ap), Tommaso Ginoble (Pd), Antonio Castricone (Pd), Vittoria D'Incecco (Pd), Gianluca Fusilli (Pd), Maria Amato (Pd), Paolo Tancredi (Ap) - e' stato formalmente richiesto un incontro al presidente del Consiglio Renzi ed ai ministri Alfano e Madia.
L'obiettivo e' suscitare un dibattito sul tema dell'accorpamento delle prefetture di Teramo e L'Aquila e di Chieti e Pescara che il governo dovrebbe realizzare entro il 31 dicembre 2016 in attuazione della Riforma Madia ed apportare i necessari correttivi alla avanzata proposta governativa.
Per i deputati "le perplessita' e i dissensi, generati dalla menzionata riforma, scaturiscono dalla mancanza di un'adeguata valutazione delle specificita' del territorio abruzzese e delle conseguenti, insopprimibili, esigenze sociali".
"Non si puo' - scrivono i deputati nel documento - smantellare lo Stato a colpi d'accetta, con i suoi presidi di legalita' e sicurezza, a discapito della coesione sociale, dell'integrazione e di una responsabile convivenza civile.
I necessari interventi di spending review - aggiungono i deputati - vanno contemperati con le urgenze imposte dalla crisi migratoria, soprattutto in quei territori, come quello abruzzese, che si affacciano al mare e che costituiscono aree transfrontaliere di primaria importanza".