PE - Giochi del Mediterraneo: Il 2 ottobre scade l’ultimatum di

15 Settembre 2006   17:31  
La risposta di Ammar Addadi, presidente del comitato internazionale dei Giochi del Mediterraneo, non si è fatta attendere: il Comitato organizzatore abruzzese ha tempo fino al 2 ottobre, dopo di che i Giochi verranno assegnati ad altra città (forse Patrasso).Insomma, tanto tuonò che piovve! Ma non poteva essere diversamente, considerato che vista da fuori – e non solo – la vicenda abruzzese appare abbastanza incomprensibile. Aracu, come promesso, dopo aver rivendicato i meriti personali- “i Giochi sono il mio bebè e non lo lascio adottare da padri e madri sciagurati”- non ha risparmiato parole di fuoco nei confronti di Del Turco e Paolini, accusati senza mezzi termini, di non aver mai collaborato fattivamente, anzi di aver ostacolato in ogni modo, e di aver organizzato una congiura per appropriarsi della sua poltrona di presidente del comitato organizzatore.Immediata e ironica la replica di Paolini:”Quella di Aracu è una poltrona…sfondata, per cui nessuno può volerla.Prenda atto di essere stato (più o meno implicitamente, viste le dimissioni di Petrucci, ndr) sfiduciato dal CONI ed essendo lui uomo del CONI non ha senso che resti al suo posto”.Bene, o meglio, male! le posizioni se non altro sono chiare, visto che nessuno le ha mandate a dire. Intanto, il tempo detta le sue perentorie scadenze: oggi incontro istituzionale a Roma con Lolli (senza Aracu), lunedì firma del contratto per il Villaggio degli Atleti assegnato a Chieti, mercoledì nuovamente a Roma da Letta (con Aracu) e, senza scampo, il 2 ottobre a Barcellona (Aracu) per riferire ad Addadi. Vista dalla parte del cittadino, vengono spontanee un paio di riflessioni, che vanno al di là delle opposte motivazioni addotte dalle “parti” in causa: aveva sicuramente ragione il Presidente Del Turco a chiarire da subito che la Regione non avrebbe potuto coprire che in minima parte le spese e che in ogni caso esistevano ed esistono priorità ben più importanti (vedi il lavoro), un po’ meno nel dire pubblicamente, nel momento in cui si stava cercando di tirare dentro qualche finanziatore e di pressare il governo nazionale perché scucisse più denari, che questi Giochi tutto sommato in TV non li vede nessuno (forse su Eurosport, col satellite….), ma soprattutto hanno torto tutti nell’aver dimostrato ancora una volta (ed i “colori”, intesi come appartenenza politica non c’entrano) che i problemi abruzzesi si risolvono a …Roma e che abbiamo una classe politica che fa enormemente fatica (anche quando ci prova e non avviene sempre) a dare alla propria azione il senso e la prospettiva dell’interesse collettivo. In ogni caso continuiamo ad aspettarli al ritorno, da Roma, ovviamente. Guido D’Urbano

Oroscopo del Giorno powered by oroscopoore