Pagano: puntare sulle eccellenze locali per battere la crisi

Di Matteo propone il marchio "Made in Abruzzo"

07 Gennaio 2011   16:45  

"Oggi è impossibile competere con i mercati asiatici; le aziende abruzzesi devono puntare a valorizzare le loro eccellenze nei mercati più appetibili". Lo ha detto il Presidente del Consiglio regionale dell'Abruzzo, Nazario Pagano, che questa mattina è intervenuto nella conferenza stampa promossa dall'imprenditore teramano Maurizio Caucci, che ha presentato una iniziativa a favore del Made in Italy per controbattere la crisi del settore tessile. "Per aggredire la crisi - sostiene Pagano - è necessario puntare sulla qualità e sulle eccellenze presenti nella nostra regione. E' l'unica arma disponibile. L'idea di creare un canale istituzionale del Made in Abruzzo attraverso una legge regionale é sicuramente apprezzabile. I temi del lavoro sono da sempre al centro dell'attività del Consiglio regionale anche perché è un dovere per chi governa raccogliere i messaggi che provengono dal mondo economico locale. La classe dirigente di questa regione - conclude il Presidente - deve impegnarsi per garantire agli imprenditori una sorta di copertura che non deve essere meramente protezionistica bensì mirata a proiettare gli operatori economici nelle nuove nicchie di mercato".

"Istituzione di un marchio di garanzia a tutela delle aziende abruzzesi che operano sul territorio e si impegnano a garantire l'alta qualità dei loro prodotti" ha invece detto il consigliere regionale del Pdl Emiliano Di Matteo. "Nelle prossime settimane - ha spiegato Di Matteo - presenteremo un disegno di legge regionale per la creazione del marchio Made in Abruzzo, al fine di istituzionalizzare il rapporto tra aziende e territorio. In un periodo dove, purtroppo, le risorse a disposizione della Regione per le misure di sostegno alle imprese sono insufficienti, è indispensabile studiare iniziative diverse per essere vicini ai nostri imprenditori. Di qui l'idea di questo marchio, che punta ad un riconoscimento per quelle aziende che vogliono continuare ad investire e lavorare in Abruzzo".
I dettagli dell'operazione sono in parte ancora in fase di studio: per utilizzare il marchio "Made in Abruzzo" le imprese dovranno sottoscrivere una sorta di carta etica, impegnandosi a rispettare una serie di requisiti ben precisi. In cambio potranno beneficiare, ad esempio, delle campagne di comunicazione del marchio che saranno organizzate, oltre a potersi fregiare di un "sigillo" da utilizzare come garanzia per i propri clienti.


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