Pari opportunità, con queste elezioni nulla cambierà

09 Dicembre 2008   10:05  

"Mancano oramai pochi giorni al voto per eleggere il nuovo consiglio regionale. Le liste dei candidati sono quasi totalmente maschili e nella campagna elettorale non si sono ascoltati programmi che parlassero di argomenti legati alle problematiche di genere. In questo nostro Abruzzo non cambia nulla. Nessuno si accorge di quello che accade nel resto del mondo". La critica viene dalle Commissioni Pari Opportunita' regionale, provinciali e comunali che hanno scritto una lettera aperta ai candidati presidenti e ai candidati consiglieri. "L'Europa - si legge - ha puntato sulle politiche di genere come fattore di sviluppo, ma qui da noi nessuno se ne e' accorto o meglio nessuno vuole accorgersene. La politica, qui da noi, non ha ancora compreso quello che gli altri paesi europei stanno mettendo in pratica oramai dal 2000 quando il Consiglio d'Europa, per rispondere alla globalizzazione, varo' la famosa agenda di Lisbona che coniugava l'equita' sociale con lo sviluppo. Favorire il lavoro per le donne vuol dire creare piu' posti di lavoro. La Finlandia e' la nazione ove e' piu' alto il livello di occupazione delle donne e nel quale e' maggiore la natalita'. Piu' lavoro, dunque, e piu' figli. Per ottenere questo - osservano le commissioni di pari opprtunita' - ci vogliono politiche che finanziano asili nido, politiche di assistenza agli anziani, politiche di welfare alla persona ed alla famiglia. Parliamo poi della violenza sulle donne che sta, oramai, drammaticamente occupando la cronaca nera dei giornali. Ma quella e' solo la punta di un iceberg. Sono tante le donne che vivono quotidianamente violenze fisiche o psicologiche all'interno delle mura domestiche ed hanno bisogno di essere aiutate. Occorre finanziare in maniera adeguata i centri antiviolenza e le case per donne maltrattate. Per non parlare - e' scritto ancora nella lettera aperta - di una conquista delle donne di 30 anni fa che, oggi, e' stata quasi vanificata: la legge 194 per la tutela della maternita' e l'interruzione volontaria della gravidanza ed i consultori. Questi ultimi non ottengono piu' i finanziamenti necessari e le equipe di medici e sanitari sono sempre incomplete. Sono queste solo alcune delle proposte che avremmo voluto sentire in campagna elettorale, ma che nella generalita' non abbiamo sentito. Ed allora lanciamo una sfida ai candidati presidenti ed ai candidati consiglieri. Chiediamo un impegno su questi argomenti, vorremmo sentire qualche voce in mezzo a questo silenzio assordante. Le donne che si occupano di politiche di genere nelle Commissioni Pari Opportunita', le consigliere di parita', ma anche le tante donne consapevoli ed attente - conclude la lettera - restano in attesa di una risposta".


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