Partita del cuore a L'Aquila

Giornata di beneficenza oggi al Fattori. La Park & Forest Ranger Arischia ha infatti organizzato un triangolare, da poco conclusosi, tra la nazionale vigili del fuoco,  la nazionale attori e una rappresenttiva dell’Aquila Calcio.

Il ricavato (1150 biglietti venduti per un totale di circa 8.000 €)  verrà totalmente devoluto in favore dell’acquisto di una struttura polivalente da donare ai bambini e alla comunità locale di Arischia.

I bambini, che rappresentano il fulcro dell’iniziativa, affollano il campo prima dell’inizio del match. Sono loro, infatti, a dare vita alla coreografia iniziale che accompagna l’inno di Mameli, intonato da tutto lo stadio con tanto di banda. In questo modo si apre una giornata che, a quasi due anni esatti dal sisma, ha un valore duplice: raccogliere fondi e ricordare a tutti la situazione dei comuni del cratere. Si perché se lo stato di abbandono del centro storico del capoluogo è tristemente noto ai più, la condizione di totale emergenza che si vive nei centri minori troppe volte viene dimenticata.

“Non potevo assolutamente mancare”. Commenta l’attore Maurizio Mattioli, mentre fuma una sigaretta di riscaldamento. “Noi che siamo personaggi più o meno famosi, come si suol dire, ci dobbiamo mettere la faccia per sensibilizzare tutti sulla vostra situazione, anche se ormai sono passati due anni”.

Intanto, mentre in campo L’Aquila sta già giocando contro i vigili del fuoco, si può osservare Roberta Scardola, attrice della serie “I Cesaroni”, che si aggira tra le panchine e gli spalti, inseguita da fan sempre più accaniti alla ricerca di un autografo su di una foto. È lei la catalizzatrice di tutte le attenzioni del pubblico. “Io sono venuta qui in città molte volte dopo quella notte e devo dire che è molto triste vedere il centro storico ancora in quelle condizioni”. L’attrice è anche la madrina della giornata e gli alti tacchi che indossa non le hanno impedito di dare il calcio di inizio all’incontro. “Devo però ammettere che a guardare la periferia e i centri commerciali che sono fuori dal centro, sembra di essere in una città completamente nuova. Noi siamo qui per fare qualcosa di importante, unita ad un’altra cosa molto divertente come il calcio”. Proprio così, una cosa divertente e una cosa molto utile. Sul fattore dell’utilità e nobiltà dell’iniziativa non c’è assolutamente nulla da recriminare. Una splendida idea, che ha ottenuto anche un buon successo, in vista di un obiettivo validissimo.

Sul fronte del divertimento, però, c’è forse qualcosa che non è andata nel verso giusto e non stiamo parlando del livello di gioco espresso in campo, ovviamente non eccelso. Molti degli stessi attori hanno fin da subito mostrato di non gradire troppo il dilungarsi degli incontri. Prima qualcuno si era lamentato del fatto che non fossero loro a giocare il primo match. Poi la direzione della stessa partita, quella tra L’Aquila Calcio e vigili del fuoco, è stata sottratta dalle mani esperte degli arbitri ufficiali per consegnarla in quelle di un esponente della stessa squadra attori che, furbescamente, fischiava con 10 minuti di anticipo la fine dell’incontro. Infine, al termine del terzo incontro, durato regolarmente 40 minuti, qualcuno dalla panchina della nazionale attori ha pesantemente redarguito l’arbitro per la lunga durata della sfida, minacciando di non scendere in campo nell’ultima partita.

Il tutto si svolgeva sotto gli occhi poco attenti del pubblico, più preso dalle code da smaltire per arrivare ad ottenere un autografo dalla madrina della giornata, che da quanto stesse accadendo in campo.

La giornata si è poi conclusa con la fuga piuttosto celere della nazionale attori negli spogliatoi, evidentemente presa da altri impegni, e la premiazione di tutti gli enti che hanno partecipato all’evento.

In fin dei conti è stata una bella giornata, in cui tutti si sono divertiti, tranne chi era venuto qui a L’Aquila pensando, fin da subito, al momento in cui se ne sarebbe andato via.

Matteo De Santis