Patto sviluppo, Taffo: "Regione dimentica l'accesso al credito"

10 Gennaio 2012   13:00  

Tra le questioni evidenziate dal presidente regionale della Confartigianato Angelo Taffo, la stretta creditizia "un elemento vitale per la sussistenza delle imprese". Allo stesso tempo Taffo ha fatto notare che i due strumenti principali per fronteggiare la situazione relativa all'accesso al credito, vale a dire i Consorsi Fidi e l'Artingiancassa, "sono state completamente dimenticati dal governo regionale. Aspettiamo ancora il saldo - ha proseguito - dei Consorzi Fididel 2009, del 2010 e del 2011: a tutt'oggi viene sbandierata come promessa, ma non viene mantenuta.

I Consorzi - ha sottolineato - sono l'unica ancora di salvezza per il mondo imprenditoriale". Taffo ha inoltre evidenziato che le micro e le piccole imprese sono il fulcro dell'economia regionale e creano occupazione: "gli artigiani e le piccole imprese - ha sostenuto - non possono essere martoriati anche da chi dovrebbe tutelarli. Anche noi, quindi, condividiamo l'autosospensione voluta da Cna e Confesercenti, perche' la Regione non condivide scelte importanti a livello economico con l'imprenditoria". Il presidente della Confartigianato ha posto anche la questione del tasso di insolvenza pari al 2 per cento, dei commissariamenti e della ricostruzione dell'Aquila: "dopo tre anni - ha rilevato il presidente regionale della Confartigianato - non si riesce a capire qual e' la problematica che non consente di farla partire.

La ricostruzione puo' essere un altro volano per le imprese regionali". Taffo, quindi, ha reclamato attenzione per le imprese: "oggi - ha evidenziato - la politica non pensa a chi crea reddito ed occupazione. Mettere in ginocchio l'imprenditoria vuol dire mettere in ginocchio se stessi, l'economia, i lavoratori, le famiglie, i giovani e le donne. Questa volta - ha concluso il presidente - agiremo con forza e determinazione". 


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