Pd, sfida a due per la segreteria regionale

Ranieri Vs Paolucci

04 Agosto 2009   14:40  

Sfida a due in Abruzzo per la segreteria regionale del Pd. All'uscente Silvio Paolucci, eletto appena lo scorso 5 aprile alla fine del commissariamento di Brutti seguito all'arresto del segretario Luciano D'Alfonso, si aggiunge ora Fabio Ranieri.
Su Paolucci convergono le due anime che fanno riferimento ai maggiori sfidanti a livello nazionale: Bersani e Franceschini, che in Abruzzo hanno deciso di formare un listone unico. Fabio Ranieri è il candidato che rappresenta la mozione di Ignazio Marino.
Stamattina a L'Aquila per presentare mozione e candidatura è arrivata la deputata Paola Concia, referente nazionale della mozione Marino. Abbiamo ascoltato Concia e Ranieri.

IL COMUNICATO DELLA MOZIONE MARINO DEL PD

Si è svolta oggi nella tenda del Pd all'Aquila la conferenza stampa di presentazione della mozione che fa capo al Senatore Ignazio Marino in vista del prossimo congresso del Pd. Oltre a On. Paola Concia del Coordinamento nazionale erano presenti Fabio Ranieri che per la mozione Marino è anche il candidato alla segreteria regionale del Pd abruzzese e i coordinatori provinciali della mozione in Abruzzo (L'Aquila: Carlo Salustro, Pescara: Davide Patriarca, Teramo: Ilaria De Sanctis e per il coordinamento di Chieti Francesco Mancini). “Certamente non avviene di frequente svolgere la presentazione di una mozione e di una candidatura in una tenda”, ha esordito Fabio Ranieri, “ma abbiamo deciso di svolgerla qui perché siamo convinti che dall'Aquila oggi si comprenda meglio il nostro Paese. Da qui si riesce a toccare con mano la distanza siderale tra ciò che dice e l'immagine da spot del paese che vuole trasmettere il premier e i problemi ed i drammi reali e quotidiani delle persone. Qui a quattro mesi dal terremoto sono decine di migliaia gli sfollati, praticamente nessun lavoro di ricostruzione è stato iniziato, l'economia è ferma, la gente è stanca e confusa, il capoluogo di regione è ancora in ginocchio. In questi mesi al di là delle promesse è stato più quello che L'aquila ha fatto per Berlusconi che quello che Berlusconi ha fatto per L'Aquila, e l'unico record mondiale battuto (per usare le parole del premier) è che dopo quattro mesi ci siano ancora più di 20000 persone nelle tendopoli. Da qui si comprende meglio quindi quella che deve essere la vera funzione del pd: ridare speranza e fiducia alle persone, restituire dignità e alla politica, rilanciare un nuovo pensiero “democratico” capace di sconfiggere la destra prima sul piano culturale e programmatico e poi su quello elettorale, togliere le macerie e ricostruire non solo l'aquila, ma l'Abruzzo e l'Italia”. Ranieri spiegando le ragioni della sua candidatura ha sottolineato come “il prossimo prossimo congresso del Pd abruzzese debba essere il congresso della rinascita dopo le vicende giudiziarie dei mesi scorsi, dopo le pesanti sconfitte elettorali e dopo il dramma del 6 Aprile che ci pone di fronte a sfide inedite che si innestano su una regione già gravemente colpita dalla crisi economica, quasi paralizzata dalle scarse risorse disponibili e da un governo regionale inadeguato. Sarebbe” ha proseguito Ranieri “da irresponsabili pensare di svolgere un congresso pro-forma. Avvertiamo il rischio che si vanifichi la passione e l'impegno delle donne e degli uomini che nel Pd hanno creduto e che continuano a credere se persino le primarie si trasformano in un momento di semplice ratifica di decisione prese altrove. Per questo la nostra scelta di costruire un nuovo Pd in questa regione partendo dai circoli (l'unica corrente che noi riconosciamo) e dal territorio provando a vincere pigrizie, conformismi e rendite di posizione per dare un contributo reale al rinnovamento della classe dirigente abruzzese.

“Presentare i temi principali della mozione Marino e la candidatura di Fabio Ranieri a segretario regionale del PD” ha dichiarato la deputata Paola Concia, “da una grande emozione e trovo importante il valore simbolico che diamo alla nostra presenza qui oggi. . Non ci convince affato il lavoro che il governo sta facendo per la ricostuzione e certamente le risorse a disposizione sono largamente insufficienti. In questi giorni sul sud, sulla Sicilia in particolare, sono stati scaricati una montagna di soldi per motivi politici interni alla maggioranza. Su questa regione e soprattutto su questa città gli impegni economici sono vaghi e insufficienti. Bisogna fare di più e su questo siamo, come partito, uniti e convinti. Parlando del congresso del PD” ha proseguito la Concia “dico che rappresenta l'occasione per uscire dalla palude in cui siamo dalla sconfitta del 2008. La candidatura di Ignazio Marino rappresenta una speranza per tutti quelli che credono in un Partito Democratico che riparta dalle persone, che abbia una direzione politica chiara, un partito che non voglia ridurre le proprie ambizioni e la portata del suo progetto, un partito trasparente credibile e coerente tra ciò che dice e ciò che fa attraverso i suoi rappresentati nelle istituzioni, un partito laico, un partito realmente democratico e strutturato perché partecipato. La mozione ha delineato, su tutti i temi, idee forti e scelte nette: sul lavoro nuovi diritti e salario minimo garantito, no deciso al nucleare puntando sulle energie rinnovabili e sulla green economy, la laicità come metodo praticato in uno stato che non imponga alcuna scelta individuale, scuola, università, ricerca come fulcro di una idea di rilancio del sistema Paese. La nostra ha concluso “è una sfida di modernità per il Pd e per l'Italia. Una sfida che siamo conviti di poter vincere con Ignazio Marino a partire al congresso di ottobre”. I rappresentati abruzzesi della mozione Marino, hanno fatto sapere che a partire dai prossimi giorni ci sarà una grande mobilitazione in tutti i comuni della regione a sostegno dei due candidati.


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