Pd: solo grazie a noi fondi in bilancio per vertenza Abruzzo

Dal tg di rete8

30 Dicembre 2010   14:55  

Partendo da un giudizio ovviamente negativo sul bilancio approvato nella notte a Palazzo dell'Emiciclo a l'Aquila il Partito Democratico riesce, comunque, a far approvare due emendamenti estremamente significativi.

Il più importante di tutti certamente quello sulla Vertenza Abruzzo, strappati dalle pieghe del bilancio 5 milioni di euro, rispetto ai dieci richiesti. Non una montagna di soldi ma una base di partenza, tenendo conto che le risorse più cospicue, secondo quanto preteso dal Pd e dall'impegno assunto dalla maggioranza, dovrebbero arrivare dalla vendita degli immobili. 101 milioni di euro, nello specifico, disponibili entro 18 massimo 24 mesi, secondo quanto esposto dal consigliere del Pd D'Amico, grazie ad un articolo della legge 133 del 2008 in base alla quale la Regione versa gli immobili alla Banca d'Italia che paga in moneta sonante e affida gli immobili alla società Patrimoni che li valorizza e a sua volta li vende.

Questo, però, tecnicamente potrà avvenire non prima di 3 o 4 mesi, quando la Regione chiuderà la partita dei debiti della sanità con il governo, altrimenti il rischio era quello di utilizzare gli immobili per colmare l'ammanco, diversamente potranno essere queste risorse da utilizzare per lo sviluppo economico della Regione. Altro emendamento importante quello relativo al rischio privatizzazione dell'acqua: dal decreto milleproroghe si é data la possibilità alle società di gestione idrica di sopravvivere ancora un anno, a condizione di preparare bandi di gara per affidare l'appalto ai privati, il Pd con il suo emendamento ha scongiurato questa possibilità.

Altro passaggio importante quello relativo ai trasporti, nella macroproposta dell'assessore Morra per la riforma sui trasporti, inserita la proposta del Pd per l'istituzione di un'unica società per i trasporti su gomma, contenimento dei costi, l'aumento delle tariffe in base al reddito procapite dei fruitori. Grande rammarico, invece, per la bocciatura all'emendamento della consigliera Marinella Sclocco, una proposta ragionevole per recuperare fondi importanti per il sociale lasciato inspiegabilmente a secco. Sullo sfondo, come sottolinea il capogruppo Camillo D'Alessandro, una notte di trattative e tensioni per far rientrare nei ranghi formazioni politiche come il Fli, che avevano annunciato il voto contrario ma che d'incanto si sono lasciati convincere da Chiodi.


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