Pdl L'Aquila, Pieri scrive ad Alfano: "Properzi, scelta incomprensibile. Giuliante lavora a perdere"

Nuova defezione nel Pdl

02 Aprile 2012   11:24  

Continuano le defezioni nel Pdl aquilano alla vigilia delle elezioni amministrative del 5 e 6 maggio. Ad autosospendersi dal partito, stavolta, è Massimiliano Pieri, componente del coordinamento provinciale del Pdl. Lo fa, inviando una lunga nota al segretario nazionale Angelino Alfano, a quello regionale Filippo Piccone e a quello provinciale Alfonso Magliocco. Contestualmente, annuncia il suo sostegno a Giorgio De Matteis e la candidatura nella lista Prospettiva 2022.

LA LETTERA DI PIERI AD ALFANO

Onorevole Segretario,

in un territorio duramente colpito dal sisma del 6 aprile 2009, mentre il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, si è fortemente adoperato per portare quegli aiuti indispensabili ad affrontarel'emergenza ed i problemi della popolazione (alberghi, progetto CASE, MAP, MUSP, senza dimenticare il G8, Alenia spazio, Università, decurtazione e rateizzazione delle tasse, ecc.), il partito, a livello locale, è rimasto completamente assente.

L'immagine di Berlusconi è stata difesa nell'opinione pubblica solo dalla gente comune, che ben si è resa conto dell'aiuto ricevuto, nonostante fosse mancata ogni difesa del partito da parte dei rappresentanti comunali e provinciali del Pdl dagli eccessivi e strumentali attacchi condotti dalla Pezzopane e dal Sindaco Cialente.

Alcuni esponenti del nostro partito sono giunti persino a manifestare in piazza a Roma con Cialente contro il governo stesso che avrebbero dovuto appoggiare.

Nei tre anni che si sono succeduti dall'evento sismico ad oggi, il nostro partito è risultato del tutto inesistente assecondando complicemente, in Comune, scelte sbagliate ed affaristiche del Sindaco e non prendendo mai una posizione attiva sulle molte problematiche esistenti: mai un articolo sulla stampa, una presa di posizione forte o un dissenso pubblico che evidenziasse i tanti errori commessi da Cialente, le inadempienze e le lungaggini nella ricostruzione; mai una riunione di partito per coinvolgere gli iscritti ed i militanti sulle scelte, sulle strategie e sulle iniziative da intraprendere, nonostante la base le reclamasse a gran voce; mai insomma una qualche azione utile a sostanziare il compito di rappresentanza e a far sentire le idee e la presenza del partito tra la popolazione.

In questo scenario si è arrivati al Congresso provinciale di febbraio 2012, esaltando e sbandierando quanto sancito dal nuovo corso del partito a livello nazionale: le primarie.

Le primarie, tuttavia, non si sono mai svolte. Alla data di scadenza fissata è stata presentata una sola candidatura. Cosa si è di deciso di fare a quel punto? È stato convocato il coordinamento provinciale per stabilire di appoggiare un altro soggetto, il Prof. Properzi, il quale non aveva nemmeno presentato la propria candidatura per paura, reale, di non essere il vincitore.

Personalmente mi sono opposto alla scelta che ha indicato il prof. Properzi come candidato sindaco, sia per il metodo che per il merito: la delibera del Coordinamento provinciale (adottata l'8 marzo u.s.) è viziata formalmente dal mancato raggiungimento dei 3/4 dei votanti (art. 3, ultimo comma, Reg. per le primarie); ma ancor più significativo è l'errore di merito: non c'è bisogno infatti né di un tecnico e neppure di Properzi per risolvere i problemi che si sono stratificati; serve un progetto politico, che invece è assente.

È nato così il sostegno della nostra rappresentanza locale alla candidatura a sindaco del prof. Properzi (peraltro neanche iscritto al PDL, ma sempre vicino a posizioni di sinistra: per anni ha condotto la serata culturale al festival dell'Unità di L'Aquila).

Tale candidatura, già debole nelle premesse della sua stessa scelta, risulta ancora una volta, dopo quella del candidato sindaco del 2007, imposta dall'alto e rovinosa nelle conseguenze, per aver disgregato il partito costringendo la quasi totalità dei componenti provenienti dalle fila della ex Forza Italia, nonché la parte politicamente più avveduta degli ex di Alleanza Nazionale, ad allontanarsi ed a prenderne le distanze dalle scelte compiute.

In questo scenario di oggettiva difficoltà per il PDL, mi vedo costretto a fare alcune riflessioni.  

Dopo aver aderito al Popolo delle Libertà ed essere stato eletto con le preferenze nel Coordinamento provinciale L'Aquila-Sulmona, contavo (e ancora conto) di poter apportare un contributo al Nostro movimento politico essendo fermamente convinto che un grande partito popolare e di massa che si ispira ai valori della libertà, non possa che condividere con il proprio elettorato le grandi sfide che tutti i giorni impegnano donne e uomini nella vita reale. 

Se già è difficile il contesto economico e sociale nazionale,quello aquilano lo è, drammaticamente, ancora di più, poiché alla crisi generale si sommano gli effetti rovinosi del sisma del 2009.

Considerando che nella città di L'Aquila la Giunta comunale dicentrosinistra si è resa responsabile di un fallimento, sia politico che amministrativo, tanto sul versante generale quanto su quello legato alla ricostruzione, poiché a tre anni dal sisma è colpevolmente ferma la ricostruzione cd. pesante e l'economia locale è in ginocchio, mi sarei aspettato che un grande partito, come è il PDL (e come io ancora lo considero), si mobilitasse per imputare al Sindaco Cialente tutte le oggettive responsabilità politiche che ha accumulato nel tempo e contemporaneamente avanzasse delle proposte alternative per la gestione della città. 

Invece nulla.

Abbiamo passato settimane e mesi a parlare di primarie e di politichese mentre i cittadini, martoriati dai problemi connessi con il sisma e da un Sindaco inconcludente, chiedevano risposte concrete e si aspettavano che il maggior partito dell'opposizione cittadina si preparasse a guidare con una proposta politica seria la ricostruzione.

Nulla di ciò è avvenuto. Anzi, mentre Giorgio De Matteis lavorava per costruire un progetto politico alternativo a quello di sinistra aquilana affarista ed inconcludente, il nostro Coordinatore provinciale Giuliante ha lavorato per dividere il partito prima, portarlo all'isolamento poi e spianare la strada alla disfatta elettorale del maggio 2012.

Il tandem Giuliante/Magliocco ha messo in campo solo scelte sbagliate, i cui risultati politici non tarderanno a palesarsi.È  in questo contesto che mi vedo costretto ad effettuarel'unica scelta possibile per cercare di impedire il riaffermarsi del Sindaco uscente: appoggiare l'unico competitore che rappresenti il popolo di centrodestra e che abbia delle reali possibilità divittoria, cioè Giorgio De Matteis.De Matteis ha lanciato il progetto politico di “L'Aquila città aperta” che, a mio avviso, è in sintonia con il comune sentire dei cittadini aquilani orientati verso il centro-destra. Su di esso sifonderà un profondo rinnovamento nella amministrazione della città di L'Aquila. Non a caso attorno a questo progetto politico si sta già creando un vasto consenso elettorale e Giorgio De Matteis sta già dimostrando, nei fatti, di possedere le caratteristiche necessarie per svolgere al meglio il ruolo di Sindaco.

Onorevole Segretario, con senso di dovere e di responsabilità ho scritto queste poche righe per spiegare il motivo del mio appoggio al progetto politico di “L'Aquila città aperta” candidandomi nella lista “PROSPETTIVA 2022”.

Formalizzo, contestualmente, la mia autosospensione da Socio e da dirigente provinciale del Popolo della Libertà.

Onorevole Segretario, dopo essermi candidato per il Coordinamento provinciale Pdl, aver fatto avvicinare al partito diversi cittadini che mi hanno dato fiducia, aver provato a costruire un dibattito interno che facesse considerare le reali attese politiche della città ai nostri leader locali, con molto rammarico faccio un passo indietro dal mio partito per senso di responsabilità verso la mia terra. Con la stessa fermezza e lo stesso coraggio però Le chiedo di rimuovere, da ogni incarico politico, tutti i responsabili del fallimento politico del PDL che, a L'Aquila, si realizzerà con il voto popolare del prossimo 6 e 7 maggio.


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