Pdl, leghisti e radicali salvano dall'arresto il presunto camorrista Nicola Cosentino

12 Gennaio 2012   15:49  

 L'Aula della Camera ha negato l'autorizzazione all'arresto di Nicola Cosentino, il coordinatore campano del Pdl indagato per camorra. Contro l'arresto si sono espressi 309 deputati, a favore 298. Nessuno si è astenuto. La Giunta per le Autorizzazioni si era espressa a favore dell'arresto.La votazione si e' tenuta a scrutinio segreto.
Il leader della Lega Umberto Bossi non ha partecipato al voto sull'arresto per Cosentino. In tutto, in base ai tabulati, sono stati 18 i deputati che non hanno votato (8 Pdl, 2 Pd, 2 Lega, 1 Udc). Nel voto finale è stato determinante il voto contro l'arresto dei 6 deputati radicali.

Non appena il presidente della Camera ha letto il risultato del no dell'Aula alla richiesta d'arresto, tutti i deputati del PdL sono scattati in piedi e si sono diretti al posto di Nicola Cosentino per abbracciarlo e congratularsi con lui. Lungo è stato l'abbraccio tra lui e Alfonso Papa. Ma saluti e strette di mano sono arrivate da tutti gli altri colleghi di partito. Silvio Berlusconi, invece, è rimasto seduto al suo posto, pur esprimendo soddisfazione con Cicchitto e Alfano.

"Per me è un errore politico, ma ovviamente è legittimo" il voto dell'Aula. Così il leader dell'Udc, Pierferdinando Casini, commenta al termine delle votazioni.
''Ero convinto che questa sarebbe stata la decisione del Parlamento che non poteva rinunciare alla tutela di se stesso. E' una decisione giusta, in linea con la Costituzione''. Cosi' Silvio Berlusconi, commenta il voto della Camera su Nicola Cosentino.
 
MARONI: ERO PER SI' ARRESTO, MA CON BOSSI E' OK

 ''Non ho condiviso la posizione di lasciare liberta' di voto. Io ero favorevole all'arresto. Ma non c'e' nessun disaccordo con Bossi''. Roberto Maroni commenta cosi' il no dell'Aula all'arresto di Cosentino. ''Molti voti a favore di Cosentino e cioe' contro il suo arresto sono arrivati dall'Udc e dal Pd'' ha aggiunto Maroni. ''Sono pochi - prosegue - i leghisti che lo hanno salvato''.

COSENTINO: CONTRO DI ME FORZATURE ENORMI

 "Contro di me è stata fatta una forzatura enorme". "Sono accusato solo da una parte che non mi ha nemmeno voluto interrogare per molto tempo. Vorrei essere giudicato almeno in primo grado prima di andare in carcere". Lo ha detto il deputato Pdl Nicola Cosentino a Canale 5. "Io sono nominato parlamentare dal '96. E mi si contesta il voto di scambio. Sarei stato votato cioe' da ambienti criminali. Ma se dal '96 sono parlamentare e non mi confronto piu' con il sistema della preferenza, quale interesse avrei avuto io?", osserva Cosentino. Il coordinatore del Pdl campano, sul quale l'aula di Montecitorio dovrà pronunciarsi stamattina a proposito della richiesta di arresto nei suoi confronti, aggiunge: "Ma io tutte queste cose vorrei spiegarle e farle valere nell'ambito di un tribunale che potrà decidere".
"Sono tutte fantasie costruite da certa stampa. In un comune piccolo ci sono parentele tra tutti. Ma io non ho alcuna parentela diretta con nessuno. Sono sempre stato all'opposizione e non ho mai potuto favorire interessi criminali". "Ho incontrato Berlusconi e mi ha detto di stare sereno. Io gli ho detto che sono sereno e tranquillo. Non ho mai fatto male e paura non ho". "Vorrei far notare che uno dei pm che mi ha indagato oggi fa politica attiva perché è assessore alla Giunta di De Magistris".
"Non so se interverrò in Aula perché voglio valutare all'esito di quello che sarà il dibattito". Ha detto il deputato del Pdl a proposito del voto che ci sarà stamattina a Montecitorio sulla richiesta di arresto nei confronti del Parlamentare. "Sono sereno e tranquillo. Confido molto sul fatto che i deputati si siano letti, tutti, le carte dei magistrati". Afferma il coordinatore del Pdl campano. Solo così, infatti, "potranno decidere sulla sorte della libertà personale del cittadino Cosentino, prima che del parlamentare"


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