Pedofilia: arresti in tutta Italia e anche a L'Aquila

Operazione Anime Bianche: orchi nella rete

04 Dicembre 2008   09:56  

Coinvolge anche l'Abruzzo la vasta operazione anti-pedofilia denominata "Anime bianche" condotta in tutta Italia da 150 uomini dei Carabinieri,  Guardia di finanza e della polizia postale, coordinati dal procuratore di Siracusa, Ugo Rossi, e che ha portato finora all'arresto di 5 persone e alla denuncia di altre 41.   

A finire in manette nel capoluogo L'Aquila  è infatti  un pensionato di sessant'anni, Luciano Andreucci, residente nel quartiere di Pettino. La polizia postale, nel corso della perquisizione domiciliare, avrebbe trovato decine di videocassette e immagini a contenuto pedo-pornografico.  L'uomo e' stato condotto  nel carcere Le Costarelle dell'Aquila. Non risultano essere al momento coinvolte altre persone residenti in Abruzzo.

L'indagine è partita un anno graze alle denuce presentate dall'associazione Telefono Arcobaleno.
Gli altri arresti sono stati eseguiti a Reggio Emilia,  in manette un commerciante di 33 anni e un operaio di 46 anni. 

A Roma un pensionato di 60 anni, e' stato arrestato in flagranza per divulgazione e detenzione di ingente quantità di materia pedo-pornografico. E infine, l'arresto avvenuto a Catania di un uomo ritenuto dagli investigatori una figura chiave nel vasto traffico di materiale pedo-pornografico e nell'organizzazione di turismo sessuale in  Paesi  dell'Est Europa.

E' uno specialista addetto alla gestione della rete informatica della Procura della Repubblica di Catania, un insospettabile come nel caso di tante altre persone denunciate o arrestate, che appartengono a tutte le categorie sociali: operai, professionisti, militari, fotografi, impiegati statali, imprenditori e commercianti. Residenti in Emilia Romagna, Lazio, Veneto e Lombardia, Sicilia, Piemonte, Puglia, Campania, Calabria, Toscana,  Umbria, Marche, Liguria, e appunto Abruzzo.

Nelle prossime ore a Siracusa si terrà un vertice  tra forze di polizia di vari paesi europei e regioni italiane,  per approfondire i dati che sono stati finora raccolti  e sono relativi a centinaia di persone. L'inchiesta potrebbe avere dunque ulteriori e clamorosi sviluppi.

L'importante è fare presto, sgominare definitivamente questa multinazionale di  orchi e criminali. Nei video sequestrati figurano bambine costrette a subire indicibili violenze e abusi, bambine forse rapite e tenute in stato di schiavitù in qualche angolo dell'Est Europa. Anime bianche che devono essere salvate.


DAL RAPPORTO 2007 DI TELEFONO ARCOBALENO


La pedofilia on line è ormai un crimine prevalentemente europeo:

>> il 92 % dei bambini sfruttati è di razza europea

>> il 61 % dei clienti e dei consumatori della pedofilia on line è europeo

>> l’ 86 % dei materiali pedofili rilevati in rete è allocato in territorio europeo

>> il 52% dei siti internet legati al pedobusiness è allocato in territorio europeo Cresce l’attività pedofila in internet e aumenta il numero di siti pedofili rispetto ai livelli elevatissimi già raggiunti nel quinquennio precedente:

>> 96.565 rilevazioni e denunce di materiali pedofili on line dal 2003 al 2007, oltre 50 al giorno, misurano l’ordine di grandezza di questo crimine contro l’umanità.

>> con 39.418 rilevazioni e denunce complessive di materiali pedofili e 7.065 siti legati al pedobusiness, il 2007 è il nuovo anno record per la pedofilia on line.

>> in cinque anni - dal 2003 al 2007 - il numero di presenze annuali di materiali pedofili è aumentato del 131,65 %

Muta progressivamente il profilo delle vittime della pedofilia on line:

>> l’età media stimata dei bambini sfruttati passa dai 10 anni del 2003 ai 7 anni del 2007, con punte di età talora molto più basse.

>> ormai anche i bambini e non solo le bambine, vengono sfruttati su larga scala per la produzione di materiale pornografico.
Riprende a crescere progressivamente la produzione di nuovi materiali pedofili:

>> nel 2006 e poi ancora nel 2007 si è riattivata a ritmi elevati la produzione di nuovi materiali pedofili (filmati e fotografie) dopo
che, per alcuni anni, erano stati fatti circolare sempre gli stessi materiali che si riciclavano di sito in sito.
>> per effetto del progresso tecnologico che ha portato alla produzione di computer sempre più potenti e a connessioni a
internet veloci, nel 2007 il numero di filmati pedofili circolanti ha superato quello delle fotografie.
Si arricchisce la già vastissima gamma di metodologie di scambio on line dei materiali pedofili:

>> nell’ultimo biennio si è rapidamente sviluppata la contaminazione pedofila dei sistemi di peer to peer, divenuti ormai il principale canale di scambio alternativo a quello del pedobusiness.
Mutano i sistemi di promozione dei siti legati al pedobusiness che affina metodi e tecnologie di azione e di dissimulazione:

>> si diffondono con sempre maggiore intensità i “masked files”, ovvero i filmati o le serie di foto in file compressi, dissimulati
e protetti, pubblicati nei moltissimi e multiformi servizi di storage presenti in internet (prevalentemente tedeschi) e resi noti in un passaparola virtuale a sua volta protetto e nascosto.

>> si infiltra ovunque e sistematicamente la promozione di siti pedofili a pagamento, giungendo ben al di fuori dei confini della comunità pedofila, con la contaminazione quotidiana di spazi e servizi internet del tutto estranei e ignari.

>> il materiale pedopornografico contamina spazi privati appartenenti ad aziende e istituzioni.

Si dissimula in maniera sempre più subdola la porta di accesso ai siti pedofili a pagamento, con molteplici episodi di contraffazione di prestigiosi e noti marchi commerciali ovvero di siti internet istituzionali o commerciali (industrie dolciarie per bambini, università, sindacati, etc.). Le aziende italiane ne sono spesso coinvolte inconsapevolmente: su 620 perquisizioni effettuate negli ultimi anni nel nostro Paese dal Nucleo Investigativo Telematico (N.I.T), su segnalazione di Telefono Arcobaleno, il 10% ha interessato imprese di medie e grandi dimensioni, implicate inconsapevolmente nello scambio illegale di file a carattere pedopornografico.

IL MERCATO PEDO-PORNOGRAFICO
Il “pedobusiness” cresce in misura più che proporzionale rispetto alla pedofilia on line, indice del terribile meccanismo economico di produzione/offerta/consumo che alimenta il circuito perverso e criminale della domanda di nuovi materiali e della loro produzione e distribuzione.
La fascia di età dei bambini maggiormente coinvolti va dai 7 ai 14 anni, anche se purtroppo, è in aumento l’offerta di materiali mpedopornografici con immagini di bimbi anche molto piccoli.
Non solo numeri…
L’accesso ad un sito pedopornografico costa in media 80 dollari. Un sito pedopornografico genera in media un’utenza giornaliera di oltre 400 clienti. 40/50 minuti è la durata di un film pedopornografico.
Un sito “pedopay” frutta mediamente 34mila dollari al giorno.
Il Pedobusiness frutta quotidianamente alle organizzazioni criminali oltre 13milioni di dollari. I siti “pedopay” quotidianamente attivi sono circa 400. Il prezzo di un dvd pedo si aggira intorno ai 350 dollari.
Il prezzo di un cd è invece di circa 120 dollari.


TELEFONO ARCOBALENO

numero verde gratuito
800-025777


ATTIVO365 GIORNI ALL'ANNO

DODICI ANNI DI RISPOSTE
CONCRETE CONTRO L'ABUSO

LA DIFESA E LA VALORIZZAZIONE DI OGNI BAMBINO PARTE DA UN MIGLIOR ASCOLTO E DA UN'ATTENTA OSSERVAZIONE DELLE PROBLEMATICHE QUOTIDIANE E DELLE SITUAZIONI DI SOFFERENZA CHE SI NASCONDONO SPESSO TRA LE MURA DOMESTICHE.

La linea Nazionale Contro L'abuso di Telefono Arcobaleno e' gestita attraverso il numero verde 800-025777, ed ha lo scopo di accogliere ogni problematica e/o situazione di disagio in cui, direttamente o indirettamente, siano coinvolti minori. L'accoglienza e la gestione e' affidata ad un' equipè pluridisciplinare specializzata costituita da psicoterapeuti, psicologi, assistenti sociali, pedagogisti, consulenti legali, mediatori familiari, informatici, che operano con l'obiettivo di mettere in atto azioni specifiche di rilevazione e presa in carico dei casi di sospetto abuso e maltrattamento in danno di minori.

Il servizio si propone non solo quale punto di riferimento per i minori in condizioni di disagio e per le loro famiglie, ma anche come Osservatorio Sociale sulla condizione dell'infanzia nel nostro Paese. La Linea Nazionale contro L'abuso di Telefono Arcobaleno offre un servizio di ASCOLTO, ORIENTAMENTO E CONSULENZA ed opera in modo strettamente integrato con tutti gli altri nodi della rete sociale di supporto, permettendo uno scambio costante di informazioni e la definizione progressiva di azioni integrate sul territorio. 


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