Pensioni, la riforma per prendere tutti i contributi a 55 anni. "Farà girare l'economia"

07 Aprile 2015   07:08  

LONDRA - Polemiche a non finire per la riforma pensionistica attuata dal governo Cameron in Regno Unito.

Da ieri, infatti, ogni suddito di Sua Maestà potrà ritirare al compimento dei 55 anni tutti i contenuti pensionistici maturati in un'unica trance.

In base alla nuova normativa, un quarto del montante sarà 'tax free', mentre i restanti tre quarti saranno sottoposti a tassazione ordinaria.

Una rivoluzione che ha trovato il plauso della gente, ma la ferma opposizione della minoranza laburista e degli analisti.

Chi ritira tutti i propri contributi, non avrà più diritto ad una pensione pubblica e questo sarà un bel problema tra 20 o 25 anni.

Se usano il «fieno per la cascina» per pagare i debiti contratti da giovani, domandano i laburisti, come si manterranno quando non avranno più uno stipendio una volta lasciato o perso il lavoro?

Il primo a chiedere i suoi contributi al Tesoro di Sua Maestà britannica è stato, proprio stamani, un ragioniere di 57 anni del Devon. Michael Dunn ha deciso di utilizzare quei soldi, di cui evidentemente non ritiene di aver bisogno quando sarà vecchio, per pagare il restauro del tetto della chiesa del suo paesino.

Ma in tanti pensano di ritirare i propri contributi per finanziarsi una nuova vita all'estero, preferibilmente in Paesi con un clima più mite o dove l'economia sta registrando un boom, come l'Australia, la Nuova Zelanda ed il Sud est asiatico.

Il governo invita i lavoratori a «riflettere bene e a non agire d'istinto»: anche perchè se tutti decidono di ritirare il «malloppo» la tenuta il sistema previdenziale britannico potrebbe essere messa a serio rischio.


Oroscopo del Giorno powered by oroscopoore