"Per il licenziamento di Varrassi pagheranno tutti i cittadini!"

04 Novembre 2012   08:43  

"Appare ormai chiaro a tutti che il manager della Asl di Teramo, Giustino Varrassi, ha scelto la strada del contenzioso con la Regione Abruzzo.

Ieri, nel presentare l'apertura di alcuni centri territoriali in provincia di Teramo, ha infatti dichiarato che non se ne andrà.

Se il manager decide di aprire un contenzioso contro la sua revoca certamente la Asl di Teramo ed i cittadini teramani subiranno dei danni. Chi pagherà queste somme, chi risarcirà Varrassi? Pagheranno come al solito i cittadini?".

E' quanto affermano i consiglieri regionali del Pd, Claudio Ruffini e Giuseppe Di Luca che tornano sul licenziamento di Varrassi, deciso dalla giunta regionale dopo la serie di inchieste giudiziarie in atto alla Asl di Teramo.

"Noi riteniamo che a pagare debba essere Chiodi - spiegano Di Luca e Ruffini - anche perchè è stato lui e la sua giunta a riconfermarlo (il 29 agosto scorso) e a difenderlo con ostinazione per poi ritornare sui loro passi.

Adesso che hanno fatto la frittata vogliono farla mangiare ai cittadini teramani, noi invece pensiamo che Chiodi aveva tutti gli elementi a sua disposizione per non riconfermare subito Varrassi, come da tempo gli avevamo indicato.

Adesso è troppo tardi per tornare indietro e vuole scaricare le sue colpe sullo stesso Varrassi e sui cittadini teramani". Ruffini e Di Luca chiedono a Varrassi di fare un passo indietro.

"La sua questione contrattuale, Varrassi se la vedesse con Chiodi e la sua giunta, a noi interessa il destino e l'efficienza della direzione della Asl di Teramo. Deve però essere chiaro che Varrassi non può anteporre questioni personali o di natura contrattuale agli interessi generali dei cittadini teramani.

La sua era e resta una nomina fiduciaria ed oggi deve prendere atto che nessuno ha più fiducia in lui, da ultimo chi lo aveva nominato".


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