Perdonanza, quanti sprechi nel passato tra contratti non onorati e premi non pagati

Difficoltà nel reperire sponsor per l'edizione 2014

08 Agosto 2014   11:00  

Mentre l'edizione 2014 si approssima ad iniziare, sia pure tra vari punti interrogativi ed evidenti difficoltà nel reperimento di fondi, una storia di vari sprechi emerge dal recente passato della Perdonanza Celestiniana.

Tornando indietro ai primi anni 2000, al tempo dell'amministrazione presieduta dall'allora sindaco Biagio Tempesta, emerge il ricordo di rassegne in grande stile, ricche di appuntamenti di primissimo piano, ma a quanto sembra contrassegnate anche da sperperi tutt'altro che trascurabili, che si attesterebbero complessivamente su oltre 2 milioni di euro di debiti certificati contratti dall'allora Istituzione Perdonanza.

Tante le voci di spreco, dannose anche se non soprattutto a livello di immagine: contratti non onorati, come quello con l'allora Carispaq che aveva anticipo di 470.000 euro di fondi all'Istituzione che aveva portato al congelamento di interessi e rivalutazioni, o anche premi assegnati ma non corrisposti, come accadde con il vescovo di Sarajevo Vinko Puljic o con il commissario Onu Sergio de Mello, tragicamente scomparso in Iraq alcuni giorni dopo la consegna della pergamena (ma non dei soldi).

La situazione odierna è, invece, diametralmente opposta: la carenza di sponsor imporrà giocoforza l'organizzazione di una rassegna decisamente più sobria, con tanto di rinvio di presentazione del cartellone.

Tra gli enti che si sono tirati indietro, anche l'ex carispaq, oggi Bper, che ancora attende la restituzione dei 470.000 euro di allora ed ha deciso di concellare il contributo di 10.000 euro concordato. Decisione che ha provocato non pochi malumori tra gli organizzatori e negli ambienti comunali: secondo l'assessore Lelio De Santis, infatti, "al di là delle vecchie storie, la Bper vrebbe potuto dimostrare ben altra sensibilità nei confronti della città".


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