Perucho Conde, “la satira termometro della democrazia.”

19 Ottobre 2007   13:48  
Perucho Conde, cantante di opera, umorista, attore di teatro e telenovelas è un personaggio molto conosciuto in Venezuela. Sicuramente la sua fama crebbe molto quando al principio degli anni 80 incominciarono ad arrivare le prime note dei rapper nord americani e lui per non prendere sul serio questi “gringos neri che parlano veloci”, decide di tradurre in dialetto carachegno (di Caracas) uno dei pezzi più famosi del gruppo newyorkese Sugar Hill Gang. E sullo stesso ritmo musicale ma in spagnolo Perucho incide un disco di musica rap, che in Venezuela era meglio conosciuta come “musica cotorra”, dal nome che qui viene dato alle "chiacchiere" lunghe e cantilenate. Il disco, primo pezzo rap inciso in Venezuela in lingua spagnola, diventa subito un autentico successo. Musica e parole composte in un mix esilarante di cronaca e denuncia sociale che solo un umorista come lui poteva realizzare. A lui, umorista satirico, abbiamo rivolto alcune domande sulla situazione politica del paese, convinti di poterne ricevere un punto di vista sincero, burlone e alternativo. Gianfranco Di Giacomantonio

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