Un'accusa pesantissima verso la compagnia aerea low cost più famosa al mondo, la Ryanair, proprio nel periodo più difficile per il volo dopo la strage dell'11 settembre americano.
Dopo il drammatico schianto del volo Germanwings sulle Alpi francesi che ha provocato 149 morti per la presunta colpa del copilota che avrebbe pianificato il suicidio e la strage, ora l'attenzione verso ogni volo di linea è massimo.
Tra perdite di carburante, fumo in volo, atterraggi senza carrelli i media sono letteralmente pieni di problemi che prima non avrebbero avuto, forse, spazio nelle colonne dei giornali.
L'ACCUSA A RYANAIR
Stando alla testimonianza di una passeggera di un volo Ryanair, rilasciata all’Irish Indipendent, in due distinte occasioni due donne sono entrate e uscite dalla cabina del comandante durante il volo partito dalla capitale irlandese, con destinazione Berlino: «Mio marito le ha viste – ha dichiarato la donna – e mi ha detto: quelle ragazze stanno uscendo dalla cabina. Più tardi, quando il capitano ci ha comunicato che eravamo pronti per la discesa, le due – che erano rientrate nell’area riservata al pilota e al suo assistente – sono uscite la seconda volta. Ridevano, scherzavano e si scattavano foto».
Una dichiarazione che ha fatto scattare subito l'inchiesta dell'organismo che controlla i voli civili delle società irlandesi.
LA DIFESA DI RYANAIR
Da parte sua, Ryanair ha fatto sapere che sul volo viaggiavano tre dipendenti fuori servizio, noti al personale di bordo e riconoscibili dal codice di identificazione personale. Le regole, tuttavia, parlano chiaro: generalmente, è vietato a chiunque l’ingresso in cabina, a eccezione di pilota e co-pilota; il divieto riguarda anche il personale di bordo e permane nel caso in cui sia lo stesso comandante a invitare qualcuno di sua conoscenza a entrarvi.
Il ricordo del disastro della Germanwings (il volo fatto precipitare sulle Alpi francesi dal co-pilota Andreas Lubitz, provocando 150 morti) è ancora troppo recente per non essere associato a una violazione così grave delle norme di sicurezza. Intanto, è in corso il dibattito sull’adeguamento delle regole a casi di esplicite volontà suicide da parte di chi ha il comando dell’aereo. Il sistema di chiusura dall’interno della cabina è stato cambiato dopo gli attentati alle Torri gemelle del 2001, reso necessario dal pericolo dirottamento. Ora, secondo i protocolli in vigore presso le compagnie americane, nella cabina devono obbligatoriamente essere presenti due persone. Il pilota o il suo assistente possono essere sostituiti da un membro del personale di bordo, purché un solo individuo non abbia il completo controllo sul velivolo. Niente di tutto questo in Europa, dove è possibile, e a volte accade, che le sorti di tutti i passeggeri di un aereo siano in mano a una sola persona.