Pescante: anni persi per Pescara 2009. Incognita villaggio

Il commissario al lavoro

29 Dicembre 2008   14:59  

In attesa delle imprese degli atleti protagonisti dei giochi del Mediterraneo che si svolgeranno nel 2009 a Pescara, ad appassionare gli abruzzesi è per ora la loro gestione politica e amministrativa , lasticata di polemiche, incognite di quella logica emergenziale che però in Italia è la normale amministrazione.

Fresco di insediamento Il commissario dei Giochi Mario Pescante ha oggi ribadito : "Bisogna chiedere scusa agli abruzzesi per cinque anni persi nell'organizzazione dei Giochi del Meditterraneo." Questa manifestazione fa infatti   parte di una strategia diplomatica del Cio per mantenere i rapporti col mondo arabo. "C'e' chi costruisce muri - ha detto a questo proposito Pescante - e chi, come lo sport, costruisce ponti, per cui il messaggio dello sport andava dispiegato nel periodo di avvicinamento alle gare".

Andava cioè costruito un dialogo, ma l'occasione e' stata persa. Farlo soltanto nei giorni dei Giochi non serve a ente, ammette lo stesso Pescante. ma la pletorico comitato organizzatore, composto da quasi cento membri di rigorosa nomina politica ha fatto colpo sugli abruzzesi  e chissà, anche  sull'opinione pubblica del mondo arabo, sopratutto per le lotte intestine e per  la vicenda degli stipendi d'oro .

Ma anche Pescante è pagato profumatamente  non per piangere sul latte versato, ma per salvare l'Abruzzo da una figuraccia internazionale, in tempo record, e senza possibilità di fallire. "Se sto qui non e' per mettere il sigillo a Giochi del Mediterraneo fallimentari. Ci sono le condizioni per fare bene i Giochi del 2009, e ce la faremo sicuramente".

Tra le criticità' già' accertate da Pescante c'e' quella degli stanziamenti, visto che mancano 18 milioni di euro. "Non si tratta della solita storia italiana - spiega Pescante - di un preventivo iniziale che poi e' stato sfondato". La somma prevista era di 70 milioni e tanto ha assicurato lo Stato, ma mancano i 18 milioni relativi agli interessi del mutuo contratto dallo Stato (che sono stati detratti dai 70 milioni). Questo problema si dovra' "affrontare e risolvere".

C'e' poi il problema dei volontari, "senza i quali i costi si alzeranno", e quello delle squadre degli atleti. "Vorremmo avere i migliori - ha osservato Pescante - ma vanno ancora presi i contatti e questa cosa andava fatta due anni fa. Siamo in un ritardo drammatico che va recuperato immediatamente".

Per quanto riguarda il villaggio per gli atleti, a Chieti, Pescante ritiene che sara' pronto in tempo ma potrebbe non avere spazio a sufficienza per tutti gli atleti, per cui non si esclude il ricorso ai container o ad altre strutture. Oggi, visitando il cantiere, Pescante ha notato problemi per acqua e strade ma il sindaco Francesco Ricci si e' impegnato a lavorare su questi fronti.

Non si esclude che ci siano "anche altre criticita'" organizzative ma il commissario non ha "ancora le idee molto chiare su tutto", essendosi appena insediato.

Pescante ha spiegato poi di aver avuto una "amara delusione perche' questi Giochi dovevano durare cinque anni", seguendo un percorso di avvicinamento alla kermesse sportiva che doveva cominciare cinque anni fa e proseguire fino all'inizio dei Giochi.

L'imperativo lanciato dal commissario e' di "camminare tutti insieme con i nomi che ci sono. E la politica - ha detto ancora - deve rimanere fuori". Siamo qui per evitare che ci sia un secondo caso Bari, e ricordo che se le cose vanno male e' per colpa degli uomini". Per il 28 gennaio, quando tornera' in Abruzzo, Pescante ha annunciato un incontro coi prefetti e i questori di Pescara e Chieti sui problemi della sicurezza, anche se non "ho grandi preoccupazioni a riguardo" - ha concluso il commissario.


Sabatino Aracu, presidente del comitato organizzatore dei Giochi del Mediterraneo, intanto torna a lanciare l'allarme: "Il problema del villaggio che dovra' ospitare gli atleti   non va sottovalutato. Per un motivo qualsiasi ci potrebbero essere degli intoppi, e la struttura potrebbe non essere disponibile". Aracu e' convinto che gli imprenditori ce la stanno mettendo tutta, ma i tempi previsti nel cronoprogramma - fa notare - non erano questi. Sono sempre stato scettico, perplesso e dubbioso, a questo riguardo e vorrei essere smentito, ma lo saro' solo quando vedro' l'opera completata. Il collaudo ha commentato - e' una cosa troppo importante, e comunque sarebbe stato opportuno opzionare altri spazi, come gli alberghi di Montesilvano, ma non e' stato fatto"

TF

 


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