Pescara Calcio accusato di debiti nei confronti del Comune. Sebastiani: "Porto la squadra altrove"

04 Giugno 2013   12:02  

Dopo la retrocessione "record" in Serie B, arriva un'ulteriore tegola per il Pescara Calcio, che stavolta con lo sport non ha però nulla a che fare, bensì concerne i rapporti spesso oggetto di incomprensioni tra alcuni membri del consiglio comunale e la società biancazzurra.

Nel corso della riunione del consiglio di ieri, infatti, è stato presentato da Renato Ranieri, presidente della Commissione Finanze, Bilancio, Tributi e Politiche Comunitarie, un ordine del giorno in cui il consigliere ha richiesto che l'amministrazione provvedesse al recupero di un presunto credito di oltre 380.000 euro che il Pescara Calcio avrebbe accumulato nei confronti del Comune tramite la gestione nella stagione passata dello stadio Adriatico. La delibera é stata poi votata dall'intera maggioranza, compreso il sindaco Luigi Albore Mascia.

Nello specifico, la società del presidente Daniele Sebastiani dovrebbe risarcire il Comune di 80.000 euro per l'utilizzo di un magazzino all'interno dell'impianto e di 300.000 euro per i danni riportati dall'impianto stesso durante i festeggiamenti improvvisati che vi si svolsero dopo la gara di Genova contro la Sampdoria del 20 maggio 2012, che sancì l'aritmetica promozione in A.

Non si é certo fatta attendere la replica del numero uno biancazzurro, che in serata ha risposto alle accuse, non lesinando frecciate all'indirizzo del consiglio comunale: "Eravamo intenti a programmare la prossima stagione calcistica, ed invece ci troviamo costretti ad occuparci di vicende come queste che fanno venire voglia di allontanarsi dal mondo del calcio. In ogni caso, attenderemo di leggere le carte per dare eventuale mandato ai nostri legali. Tuttavia mi preme precisare che i nostri presunti debiti sarebbero stati causati dall'utilizzo di un magazzino nemmeno a norma di legge e da una festa promozione che ebbe luogo poiché fu il Comune a decidere di aprire l'Adriatico, non certo noi che stavamo ancora tornando da Genova. Il Pescara Calcio non ha alcuna pendenza con gli organi comunali, ed a questo punto mi viene il sospetto che tutto ciò sia collegato alla vecchia questione dei biglietti omaggio negati ad alcuni consiglieri comunali, visto che finché Ranieri ha goduto degli accrediti non si é mai lamentato nessuno. Mi domando, inoltre, dove fossero i consiglieri quando chi gestiva la società prima di noi non pagava nulla".

In aggiunta, Sebastiani é tornato a minacciare ancora una volta di far giocare la squadra in un'altra città, come già aveva detto di voler fare lo scorso novembre: "Già lo scorso novembre avevamo trovato la piena disponibilità di un Comune fuori regione ad ospitare le nostre gare interne, e potremmo ricorrere a tale soluzione anche per il prossimo campionato. Se diamo così fastidio, siamo pronti ad andarcene immediatamente da Pescara".

Lorenzo Ciccarelli

 


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