Pescara: Il sindaco Albore Mascia su autorizzazione prosecuzione dragaggio

12 Maggio 2011   10:13  

“Il Dirigente della Direzione Protezione Civile Ambiente della Regione Abruzzo Gerardini ha firmato nel pomeriggio odierno l’autorizzazione per consentire il dragaggio degli ulteriori 10mila metri cubi di fanghi, operazione già finanziata dal Ministero delle Infrastrutture e dei Lavori pubblici con 1milione 900mila euro. Tale autorizzazione, sollecitata appena ieri nel corso della seconda riunione della ‘cabina di verifica’ istituita presso la Prefettura, ci consentirà di proseguire l’operazione di escavazione dei fondali senza alcuna soluzione di continuità, senza interruzioni, e soprattutto concentrando tale opera all’imboccatura del porto, ossia nella canaletta d’accesso oggi insabbiata. Spetterà ora al Provveditorato riuscire ad accelerare quanto più possibile l’intervento per ripristinare le opportune condizioni di sicurezza dello scalo e per garantire alla città un sereno avvio della stagione balneare”. Lo ha ufficializzato il sindaco di Pescara Luigi Albore Mascia non appena è stato raggiunto dalla notizia e dopo aver letto l’ordinanza firmata dal Dirigente Franco Gerardini e anticipata via telefono dall’assessore regionale Di Dalmazio.

“Appena ieri, nel corso della seconda riunione della ‘cabina istituzionale di verifica’ avevamo fissato i nuovi step nella difficile e complicata vicenda relativa alla seconda tranche del dragaggio del porto canale di Pescara – ha detto il sindaco Albore Mascia -. Con la ripresa dei lavori di escavazione, lo scorso 27 aprile, il Provveditorato aveva infatti ufficializzato che già la prossima settimana sarà concluso il dragaggio dei 7mila metri cubi di materiale autorizzati dalla Regione Abruzzo. Lo scorso 28 aprile lo stesso Provveditorato, come ha puntualizzato nel corso del vertice l’ingegnere Luigi Minenza Responabile unico del procedimento, ha incaricato la società esterna Geotecnica Ricci di effettuare la nuova caratterizzazione dei fondali, eseguita prendendo in affitto l’imbarcazione dell’Arta, caratterizzazione necessaria per verificare eventuali mutamenti nella qualità dei fanghi dragati, come richiesto dalla stessa Commissione di Via per l’autorizzazione dell’escavazione di altri 10mila metri cubi di materiale. La Commissione infatti lo scorso aprile, pur esprimendo parere positivo alla Via, ha sollecitato un nuovo monitoraggio dei fanghi, essendo ormai trascorsi due anni dall’ultima indagine, ponendo come paletto la possibilità di procedere con il dragaggio se la qualità dei fanghi fosse rimasta immutata o fosse addirittura migliorata, e, al contrario, il ritorno del fascicolo all’esame della Commissione di Via nel caso di un peggioramento del livello ambientale dei fanghi stessi. Nel frattempo però l’Arta già ieri ha chiarito che il pronunciamento della Commissione consentiva comunque di proseguire le operazioni, senza un ulteriore parere, ma il Provveditorato ha ritenuto opportuno procedere con ogni genere di cautela e, peraltro, quelle nuove caratterizzazioni saranno senza dubbio utili per la terza tranche del dragaggio che verrà finanziata con i 2milioni di euro di fondi regionali già stanziati. Nel pomeriggio odierno però è arrivata la boccata d’ossigeno: il Dirigente della Direzione Protezione Civile e Ambiente della Regione Abruzzo, Franco Gerardini, ha firmato l’autorizzazione per la prosecuzione del dragaggio per ulteriori 10mila metri cubi di sedimenti, prescrivendo che tutte le operazioni vengano ovviamente svolte nel rispetto della normativa vigente. In particolare dovranno essere correttamente individuati sia i codici Cer dei rifiuti che le destinazioni finali dei materiali prodotti, anche alla luce dei risultati delle analisi già effettuate, in relazione alle campagne già eseguite; inoltre dovrà essere effettuata una ‘campagna di monitoraggio’ da concordare nei modi e nei tempi con l’Arta Abruzzo, al fine di valutare la granulometria dei materiali e la variazione della qualità dei contaminanti rispetto al progetto esaminato, come da giudizio del 30 marzo scorso del Comitato di Coordinamento regionale per la Valutazione di Impatto Ambientale. Una campagna che peraltro già ieri il Direttore generale dell’Arta Mario Amicone si è reso disponibile a effettuare adattandosi alle esigenze dello stesso Provveditorato e mettendo a disposizione i propri mezzi e uomini, considerando lo stato di assoluta emergenza in cui stiamo operando. Lo stesso Dirigente Gerardini, nella determina odierna – ha aggiunto il sindaco Albore Mascia – ha sottolineato che le attività di dragaggio sono assolutamente urgenti e indispensabili per garantire la sicurezza della navigazione del porto canale di Pescara, a salvaguardia del regolare svolgimento della navigazione marittima, delle attività connesse alla stessa, nonché per garantire l’incolumità degli operatori marittimi. Dunque a questo punto sembra si sia riusciti a rimuovere gli ultimi ostacoli: il Provveditorato la prossima settimana, terminato il dragaggio dei primi 7mila metri cubi di sedimenti, potrà proseguire senza alcuna interruzione con i successivi 10mila metri cubi, già finanziati, escavazione, quest’ultima, che interesserà non solo la darsena commerciale, ma anche l’imboccatura del molo, la canaletta d’accesso oggi insabbiata, un atto concreto che rappresenta una valida risposta istituzionale al disagio degli operatori marittimi”.

 

 


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