Pescara, Zeman: "Il calcio è ancora nelle farmacia"

Il boemo torna a parlare di doping

20 Aprile 2012   12:04  

Questa sera il Pescara torna in campo a Padova. Dopo la tragedia di Morosini, la Serie b riprende, evidentemente ancora sotto shock, il proprio cammino. E, scherzo del destino, il week-end del campionato cadetto rinizia proprio da dove si era fermato e cioè dal Pescara di Zdenek Zeman, sotto i cui occhi si è consumato il dramma del centrocampista livornese.

Alla vigilia, come consuetudine ormai, il tecnico boemo ha parlato di quanto accaduto sabato scorso: "Siamo piuttosto preoccupati"-ha spiegato il mister-"in pochi giorni abbiamo vissuto prima la morte di Mancini e poi quella di Morosini. Non è facile accettare episodi tristi come questi: spero solo che i ragazzi possano tornare a divertirsi."

Poi, l'allenatore dei biancazzurri è tornato a puntare il dito contro il doping, uno dei suoi cavalli di battaglia: "In giro ci sono nuovi integratori, mi auguro che non siano nocivi. Tuttavia, sono sicuro che il calcio non è ancora uscito dalle farmacie".

Insomma, il tecnico del Pescara non le manda a dire, ripetendo così una frase che ha fatto la storia del calcio recente:"Questi integratori"-ha spiegato Zeman-"vengono assunti spesso e volentieri dai giocatori che ne fanno un largo uso: qualche tempo fa venivano dall'America, e contenevano sostanze scosigliabili. Ora ne girano di nuovi, spero che non siano nocivi come gli altri. L'antidoping fa fatica a contenere l'esplosione di queste sostanze che spesso vengono nascoste in nuovi prodotti". Infine, una stoccata a chi aveva insinuato che anche le sue squadre fossero dopate: "Certo, le dopavo facendole correre tantissimo in allenamento". (d.p.)


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