Pescara: beffa dragaggio. E ora al porto è moria di pesci

13 Maggio 2011   15:23  

Dopo il "miracolo" dei pescatori che camminano sulle acque, il fiume Pescara è teatro di un altro miracolo, al contrario però. I pesci non si moltiplicano, bensì...annegano! A causa dei fanghi, detriti, bassi fondali, i poveri animali non riescono a muoversi in quello che dovrebbe essere il loro "habitat" naturale. Anch'essi in attesa che parta il dragaggio del porto canale. Oggi all'attacco il Partito Democratico. Il sindaco Mascia ribadisce che presto partiranno i lavori nel porto canale. L'Arta, l'agenzia per la tutela dell'ambiente, attende lumi per esaminare i fanghi.

Insomma una situazione paradossale, con evidente rimpallo di responsabilità. Anche se, sembra che il principale "attore" sia il Provveditorato delle opere marittime. Burocrazia, un dragaggio che non garantisce nulla, secondo il Pd, per l'esiguità dei fanghi rimossi, l'Arta che ribadisce come fin quando non abbiano comunicazione dalla ditta dell'inizio dei lavori, i fanghi non possano essere esaminati, il sindaco che anticipa entro pochi giorni la partenza dei lavori della draga nel porto canale e i pescatori che chiedono la chiusura del porto per far scattare l'emergenza e velocizzare i tempi. Il fiume al collasso aspetta di essere ripulito ben bene, almeno da detriti e fanghi. La marineria è in ginocchio. I bassi fondali rischiano di creare pericolo per i pescherecchi e di minare l'incolumità degli stessi marittimi. I pescatori ci camminano sopra e i pesci annegano. C'è qualcosa che non va...E la telenovela continua.

Antonella Micolitti


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