Pescara, è allarme dragaggio al porto canale

26 Gennaio 2011   13:59  

Il gruppo del Pd al Comune di Pescara e' tornato sulla questione del dragaggio del fiume chiedendo l'annullamento della gara relativa all'escavo di 2mila metri cubi di materiale, in quanto "apporterebbe solo benefici limitati", e la programmazione di un intervento "capace di dare realmente risposta al dramma dell'insabbiamento del porto".
Per il capogruppo del Pd Moreno Di Pietrantonio e il consigliere comunale Enzo Del Vecchio il dragaggio di 2mila metri cubi di materiale "equivale a nulla, a fronte - hanno sottolineato - di una spesa esorbitante di 500mila euro".
Il Pd, che ieri ha incontrato gli enti e gli operatori del settore marittimo, propone di predisporre una nuova gara per il dragaggio di almeno 100mila metri cubi materiali e di valutare la possibilita' o meno di poter utilizzare la vasca di colmata per il deposito del materiale dragato.
Secondo il Pd dopo la caratterizzazione del materiale presente nella vasca si potrebbe procedere alla impermeabilizzazzione dello spazio esistente per destinarlo poi all'accumulo del materiale.
Il Pd ha anche evidenziato la necessita' di approvare il Piano regolatore portuale e 'di avviare - ha detto Florio Corneli, consigliere comunale - almeno le opere capaci di ridurre naturalmente i fenomeni di accumulo di materiali trasportati dal fiume'. Sulla questione del dragaggio il Pd ha intenzione di chiedere la convocazione di un consiglio comunale straordinario.

Anche il presidente della Provincia Guerino Testa si mobilita, che considera "necessario lo stato di emergenza per il porto canale di Pescara".
Testa ha inviato una lettera al presidente della Giunta regionale, Gianni Chiodi, e all'assessore Giandonato Morra, affinché la Regione si attivi per ottenere dal Governo il riconoscimento dello "stato di emergenza" e risolvere il problema dei fondali del porto di Pescara che necessitano urgentemente delle operazioni di dragaggio. "Ritengo - scrive Testa - che la situazione sia di una tale gravità da imporre il massimo impegno come rappresentanti delle istituzioni a favore di un settore che, da sempre, costituisce uno dei volani dell'economia del nostro territorio. Lo stato critico dei fondali ha ridotto notevolmente le attività e i traffici marittimi e sta mettendo in crisi il lavoro di molte famiglie, con seri rischi per l'incolumità dei pescatori e dei pescherecci. Per tutti gli operatori del mare, il dragaggio è quindi una priorità irrinunciabile". Di qui la richiesta dello stato di emergenza, "per fronteggiare una situazione che sta diventando drammatica", prosegue Testa nella missiva. La lettera in questione segue quella inviata alla Provincia, nei giorni scorsi, dalla Camera di commercio di Pescara in rappresentanza delle associazioni di categoria del territorio per sollecitare un intervento dell'Ente.


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