Pescara, è emergenza inquinamento. Allo studio blocchi traffico

21 Febbraio 2011   10:28  

Permane e si aggrava l'allarme inquinamento a Pescara. Quasi ogni giorno dall'inizio dell'anno, le centraline Arta di rilevamento dell'aria hanno segnalato sistematicamente in alcune strade, come viale Bovio e via Sacco, i superamenti dei limiti delle polveri sottili.

Il Comune pensa ora a misure drastiche per fronteggiare quella che si configura come una vera e propria emergenza. Allo studio dell'assessore Berardino Fiorilli blocchi parziali del traffico per alcune ore della settimana nella zona centrale.

Non si tratterebbe di una scelta ma di una necessità, visto che la legge ammette per le micropolveri, chiamate in gergo tecnico Pm10, un tetto massimo di superamenti dei limiti di 35 giorni in un anno, superato il quale diventa obbligatorio bloccare immediatamente il traffico. Due strade sono ad un passo dal raggiungimento di questa soglia: viale Bovio e via Sacco.

Ma le altre strade dove vengono misurate le micropolveri, come via Firenze, piazza Grue e teatro D'Annunzio, si salverebbero, almeno per ora, solo perché le centraline hanno funzionato ad intermittenza.
"Le tre centraline saltano facilmente e quindi non segnano tutti i dati" spiega l'ex assessore al traffico Antonio Blasioli.

"Mancano solo due giorni per arrivare al tetto dei 35 consentiti dalla legge per i superamenti dei limiti delle micropolveri e siamo ancora a metà febbraio" aggiunge.
Insomma, per Blasioli i dati di viale Bovio e via Sacco sono "preoccupanti", ma lo sarebbero anche quelli delle altre strade "se le tre centraline di via Firenze, piazza Grue e teatro D’Annunzio funzionassero perfettamente, invece di saltare spesso".


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