Pescara, gestione degli asili nidi

28 Maggio 2011   08:48  

“L’asilo nido comunale ‘Il Bruco’ di via Rigopiano, a Pescara, non verrà privatizzato: la struttura resterà di proprietà del Comune che continuerà a esercitare l’azione di sorveglianza e vigilanza nella struttura che verrà però gestita da personale non più dipendente del Comune stesso, ma esterno. L’esternalizzazione del personale è necessaria per far fronte all’ondata di pensionamenti di educatrici d’infanzia e operatori addetti al servizio nidi, pensionamenti che non riusciremo a compensare con nuove assunzioni per i blocchi normativi imposti dalla Finanziaria e anche per carenza materiale del tempo eventualmente necessario per effettuare i concorsi. Per le famiglie e soprattutto per i bambini, in realtà non cambierà nulla: lo sa bene il Pd e tutto il centro-sinistra e lo hanno capito le famiglie che hanno continuato a iscrivere i piccoli nella struttura. Soprattutto tale procedura si è svolta in assoluta trasparenza: la giunta comunale, come previsto dalla normativa, ha approvato la delibera per l’emanazione di un bando pubblico al quale potrà partecipare qualunque associazione in possesso dei requisiti necessari per garantire la presenza di proprio personale nell’asilo”. Lo ha ribadito l’assessore ai Nidi d’Infanzia Guido Cerolini replicando all’odierna conferenza stampa del Pd.

“Quella del Nido ‘Il Bruco’ – ha ricordato ancora l’assessore Cerolini – è in realtà un’esigenza più generale che nei prossimi anni toccherà tutti gli Enti locali a causa delle norme legislative e della legge Finanziaria che hanno determinato l’impossibilità per gli Enti locali di coprire il turn over del personale se non nella misura del 20 per cento, ossia ogni 5 persone che vanno in pensione possiamo riassumerne una, e tale condizione ci porta ad avere già da oggi un problema di fabbisogno di personale, dunque non possiamo assumere nuovi dipendenti per vincoli legislativi. La stessa legge Brunetta ci spinge a gestire esclusivamente le cosiddette attività istituzionali, tutto il resta verrà probabilmente esternalizzato, e la nostra amministrazione, dinanzi a tale prospettiva, ha avviato una riflessione sulla possibilità di esternalizzare la gestione di alcune strutture scolastiche, museali e sportive. Le strutture scolastiche partono da una carenza di personale che è rilevantissima: a oggi abbiamo l’assenza di 18 unità, ossia 5 unità del personale ausiliario e 13 educatori, carenze che non possiamo compensare con il ricorso alle supplenze, utilizzabili solo in caso di ferie, malattie o maternità del personale di ruolo. Ai limiti della finanziaria, peraltro, si è aggiunta la legge Brunetta che ha limitato l’assunzione di dirigenti a tempo determinato, imponendo l’assunzione tramite concorso. In altre parole la scelta odierna era fondamentale perché non avremmo mai potuto assumere tutto il personale  necessario, una scelta obbligata non finalizzata a farci risparmiare, e in cui il Comune non sta abdicando alle proprie competenze. Solo il personale dunque sarà esterno nel nido; l’asilo resta comunale e il Comune non reciderà il cordone ombelicale, ma continuerà a esercitare l’azione di controllo, fermo restando che la nuova gestione determinerà un risparmio del 20-25 per cento l’anno su un solo asilo, ossia un risparmio di circa 60mila euro l’anno. L’amministrazione comunale – ha proseguito l’assessore Cerolini – intende portare avanti il progetto pilota per il quale dal prossimo anno scolastico 2011-2012 il personale operante all’interno dell’asilo nido Il Bruco non sarà più alle dirette dipendenze del Comune, ma sarà formato da operatori esterni, riuniti in associazione o cooperative, da individuare tramite un apposito bando pubblico. L’iniziativa è fondamentale per fronteggiare la crescente carenza di organico, considerando che tra i nostri educatori il 75 per cento del personale ha un’età compresa tra i 51 e i 60 anni, è dunque chiaro che dobbiamo individuare una soluzione argine alla fuoriuscita di personale puntando a esternalizzare l’organico. Abbiamo deciso di sperimentare il progetto-pilota nell’asilo di via Rigopiano perché la struttura si trova in una zona densa di nidi d’infanzia visto che a brevissima distanza ce ne sono altri due, ossia ‘L’Aquilone’ in via del Santuario e ‘Raggio di Sole’ in via Colle Marino dove eventualmente i genitori possono oggi scegliere di spostare i propri bambini. Infatti i nostri uffici, per correttezza e trasparenza, hanno inviato già a inizio maggio una lettera a tutti i genitori dei bimbi oggi iscritti al nido ‘Il Bruco’ per informarli del cambio di gestione. I genitori hanno perfettamente compreso il meccanismo e stanno reiscrivendo i propri bambini. La struttura, come ho personalmente illustrato al Pd nel corso di tre sedute della Commissione consiliare Vigilanza, resterà di proprietà comunale, e lo stesso Comune continuerà a raccogliere le domande di ammissione dei bambini, a riscuotere le rette che resteranno quelle fissate dall’amministrazione, a curare la manutenzione dei fabbricati e a fornire le derrate alimentari. In sostanza Pescara comincerà a sperimentare un modello di gestione già diffuso e utilizzato in altre città italiane, come Modena e Reggio Emilia. Non solo: tale procedura – ha proseguito l’assessore Cerolini – garantirà anche l’introduzione di migliorie nel servizio a favore delle famiglie. Infatti la gara, che parte da un importo base di 245mila euro, verrà aggiudicata non solo alla società o associazione che presenterà l’offerta più conveniente per il Comune, ma anche a coloro che offriranno servizi più flessibili, prevedendo ad esempio l’apertura dell’asilo nelle giornate del sabato, opportunità che con il personale comunale non riusciamo a garantire, oppure un prolungamento dell’orario con la chiusura del nido alle 19 anziché alle 17 come accade oggi, con grande vantaggio per le mamme lavoratrici. Comunque è fondamentale ribadire che anche sul personale esterno il Comune continuerà a esercitare il diritto di vigilanza e controllo. Il personale comunale attualmente operante all’interno de Il Bruco non verrà disperso: educatrici, cuoche e operatori andranno a coprire carenze e pensionamenti negli altri nidi della città, ossia continueranno a svolgere il proprio lavoro. Il Pd tenta ovviamente di strumentalizzare la vicenda, pretendendo un passaggio in Consiglio comunale che invece non è necessario, proprio perché non stiamo ‘privatizzando’ la gestione di una struttura pubblica che tale resterà, ma semplicemente stiamo esternalizzando esclusivamente il personale”.

 

Approvazione delibera tagli agli aumenti asili nido e rette mense scolastiche

“La giunta comunale di Pescara ha ufficialmente approvato la delibera di revoca degli aumenti inizialmente previsti sulle rette degli asili nido e delle mense scolastiche e che sarebbero dovuti entrare in vigore a settembre 2011. Tale provvedimento ha determinato una riduzione delle previsioni di entrata pari a 148mila 736euro, nel periodo compreso tra settembre e dicembre 2011, somma che abbiamo però recuperato attraverso un taglio della spesa e comunque rispettando il patto di stabilità. Ancora una volta una polemica dal sapore esclusivamente strumentale come quella messa in piedi dal Pd si è sciolta come neve al sole”. Lo ha ufficializzato l’assessore alle Finanze Eugenio Seccia rendendo nota l’approvazione del provvedimento.

“In sede di approvazione di bilancio la maggioranza di Governo di centro-destra aveva assunto un impegno chiaro con la città e con i sindacati, approvando un ordine del giorno inequivocabile con il quale avevamo accettato di soprassedere rispetto a quegli aumenti, seppur minimi, che avevamo previsto per alcuni servizi a domanda individuale – ha ricordato l’assessore Seccia -, ossia mense scolastiche e asili nido, dove comunque avevamo mantenuto inalterate le fasce di esenzione a tutela degli utenti più fragili. Obiettivo dell’iniziativa era stato quello di non toccare in alcun modo tasse e imposte comunali che inevitabilmente sarebbero ricadute su tutti i cittadini, ma piuttosto, al fine di far fronte ai tagli operati dallo Stato per circa 7 milioni di euro, e di far quadrare il bilancio, intervenire con minimi ritocchi in quei servizi che riguardano solo quelle famiglie che effettivamente usufruiscono di quei servizi, comunque tutelando i nuclei più svantaggiati. Tuttavia in sede di contrattazione i sindacati ci hanno manifestato il disagio che negli ultimi anni sta investendo soprattutto le giovani famiglie, con la crisi occupazionale che riduce sempre più i budget. La maggioranza di Governo ha deciso di accogliere tale appello e, dopo aver incrementato ulteriormente il fondo per il sociale, ripristinando la stessa spesa del 2010, ci siamo impegnati a revocare gli aumenti tramite un ordine del giorno. Ovviamente – ha proseguito l’assessore Seccia – occorreva tradurre quell’ordine del giorno in una delibera concreta che inevitabilmente ha richiesto qualche giorno di tempo ai nostri uffici per rifare i conti: il taglio degli aumenti ha infatti determinato una previsione di minori entrate nel solo 2011 pari a 148mila 736 euro che ovviamente abbiamo dovuto recuperare in altri capitoli. In sostanza abbiamo tagliato sulla spesa e ripristinato le vecchie tariffe per asili nido e per il servizio di refezione scolastica nei nostri istituti, in barba a quel centro-sinistra che, pur consapevole del lavoro che gli uffici stavano definendo, ha inteso opportuno strumentalizzare come sempre quel lavoro, diffondendo allarmismo tra le famiglie. Oggi per l’ennesima volta la maggioranza di Governo ha smentito le voci infondate divulgate dal centro-sinistra che, forse non se n’è accorto, ma continua a perdere credibilità agli occhi della città. Per il prossimo anno scolastico dunque mense scolastiche e asili nido non subiranno alcun aumento, ma piuttosto restano confermate le tariffe in vigore ”.


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