Pescara: l'assessore Renzetti su vertice odierno scuola media Michetti

01 Luglio 2011   10:07  

“L’amministrazione comunale di Pescara non chiuderà la scuola media Michetti che resterà nella sede attuale in via del Circuito. Negli scorsi anni abbiamo investito su quella struttura e abbiamo già previsto ulteriori interventi, pari a 400mila euro, per migliorare la separazione tra l’edificio scolastico e l’adiacente sede del Comando della Polizia municipale di Pescara. Sarebbe una follia pensare di spendere una tale somma per garantire la perfetta funzionalità di una scuola per poi chiuderla, esponendoci anche, evidentemente, a un procedimento da parte della Corte dei Conti. Continuiamo a non comprendere chi continui a diffondere notizie tanto false tra i genitori dei bambini iscritti, suscitando preoccupazioni e allarmismi, notizie smentite non solo dal Comune, ma anche dall’Ufficio scolastico provinciale oltre che dalla stessa dirigente Giansante. Né la mancata formazione della sezione di spagnolo può alimentare tali voci assolutamente infondate, sezione peraltro che, se si raggiungerà il numero minimo di studenti pari a 18 unità, verrà comunque ricostituita”. Lo ha ribadito l’assessore alla Pubblica istruzione Roberto Renzetti che stamane ha incontrato due diversi Comitati di genitori, il secondo accompagnato dal consigliere Pd Antonio Blasioli, alla presenza della dirigente Giansante  e del Direttore dell’Ufficio scolastico provinciale Nardocci.

“La scuola media Michetti – ha detto l’assessore Renzetti – ha attraversato un parto travagliato un anno e mezzo fa, abbiamo trovato una soluzione per garantire la sua sopravvivenza con la volontà di garantire l’istruzione, la continuità didattica e corsi regolari. Siamo arrivati a un accordo, abbiamo comunicato i lavori che avremmo eseguito e che stiamo portando avanti e che saranno completati prima della ripresa del prossimo anno scolastico. Complessivamente stiamo investendo 400mila euro sulla scuola media Michetti e sarei un folle a spendere una simile somma per poi chiudere l’istituto determinando un intervento immediato della Corte dei Conti. A questo punto l’avremmo chiusa due anni fa, e invece siamo andati avanti. Oggi però continuo a ricevere lettere da parte di comitati dei genitori che denunciano la volontà di chiudere quella scuola, lettere che non capisco, non accetto e non condivido. Ho parlato anche con la Dirigente scolastica Giansante la quale ha fermamente ribadito che non c’è alcuna volontà né ipotesi di chiusura per la struttura di via del Circuito, e per ora mi ha solo chiesto l’esecuzione di alcuni lavori per ampliare una classe in modo tale da ospitare 28 alunni. Non c’è alcun accordo ‘subdolo’ tra scuola e Comune per smantellare la scuola che né io né tantomeno il sindaco intendiamo chiudere. E mi sembra assurdo che la mancata formazione della sezione di spagnolo possa aver dato adito all’ipotesi di chiusura dello stesso Istituto: in realtà l’organizzazione dei corsi non è competenza del Comune, ma fa capo esclusivamente all’Ufficio scolastico che si muove sulla base di normative precise”. “Le classi – ha infatti ribadito la dirigente Giansante – si formano dopo aver ricevuto le richieste di iscrizioni: attualmente io ho 300 alunni iscritti, divisi per 25 unità abbiamo costituito 12 classi. Per la sezione D di spagnolo ho ricevuto solo 11 iscrizioni e con tali numeri non riesco, in base alla normativa vigente, a fare una classe, e per tale ragione abbiamo preallertato i genitori, chiedendo loro se preferivano spostare i propri ragazzi nella sezione di tempo pieno, o cambiare corso di lingua o ancora se preferivano spostarsi in un altro plesso per confermare lo spagnolo”. “Ma è evidente – ha ancora ribadito l’assessore Renzetti – che tale problematica di tipo organizzativo interno delle sezioni non ha nulla a che vedere con la scuola Michetti che resterà aperta. A questo punto abbiamo anche sollecitato la dirigente ad attendere prima di procedere con la formazione delle classi: se infatti dovessero esserci altre sette iscrizioni al corso di spagnolo, si raggiungerebbero i 18 studenti che consentirebbero la ricostituzione della sezione di spagnolo. Oggi l’amministrazione comunale può proporsi con un ruolo di mediazione tra genitori e istituto, con la volontà di riportare tranquillità tra le famiglie”.

 


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