Pescara: modello F24 per ottenere rimborsi non dovuti, sventata truffa da mezzo milione di euro

30 Maggio 2011   10:22  

Il Comune di Pescara ha sventato una truffa di 490mila euro ai danni dell'ente.
Un contribuente, attraverso l'originale sistema della compensazione tra crediti d’imposta e tasse da versare, ha tentato di evadere tasse per quasi mezzo milione.

Attraverso il famoso Modello F24, il modulo che ogni anno utilizzano migliaia di contribuenti per pagare le tasse e che consente di poter detrarre dagli importi delle imposte da versare i crediti di altri tipi di tributi, fino al limite massimo di 516mila euro, un pescarese stava tentando di spillare soldi alla pubblica amministrazione.

L'uomo, infatti, ha compilato il Modello F24 indicando un credito Irpef di ben 490mila euro e un debito Ici da versare della stessa cifra. Ma dopo pochi giorni dalla consegna si è ripresentato all’Ufficio tributi sostenendo di aver inserito nel modulo, alla cifra dell’Ici da versare, tre zeri in più: avrebbe dovuto pagare, insomma, 490 euro e non 490mila. E per questo ha richiesto la restituzione di 489.510 euro, cioè la differenza tra 490.000 e 490 euro.

Il Comune, che era tenuto per legge a restituire la somma al contribuente, dopo aver ricevuto dall’Agenzia delle entrate i 490mila euro indicati nel Modello F24 come credito d’imposta, si è però insospettito.

Il dirigente dell’Ufficio tributi Marco Scorrano, dopo una serie di controlli incrociati con l'Agenzia delle Entrate durati alcune settimane, è riuscito a sventare la truffa e ha presentato un doppio esposto, alla finanza e all’Agenzia delle entrate.

Da ulteriori controlli il contribuente è risultato addirittura sconosciuto all’Agenzia delle entrate: non avrebbe mai pagato le tasse, pur avendo una certa dimestichezza con i sistemi utilizzati per versarle.


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