Pescara non dimentica Srebrenica

11 Luglio 2012   22:36  

“L’Europa e l’umanità intera non devono e non possono dimenticare il genocidio di Srebrenica, uno dei più efferati stermini di massa perpetrati dopo la seconda guerra mondiale, in Bosnia, esattamente l’11 luglio 1995. E per mantenere viva la memoria di quella tragedia umana, uno schiaffo inferto all’intera civiltà, abbiamo deciso quest’oggi di partecipare alla manifestazione simbolica promossa dinanzi al Palazzo comunale, con la semplice esposizione di uno striscione ‘Srebrenica – Pescara non dimentica’”. Lo ha detto il sindaco di Pescara Luigi Albore Mascia che stamane ha preso parte all’iniziativa promossa da alcune Associazioni, tra cui Edvige Ricci, di Mila DonnAmbiente, Massimo Luciani, Presidente dell’Associazione Aicree e dall’Associazione Baobab-Bio.

“Durante la guerra in Bosnia – ha ricordato il sindaco Albore Mascia – si sono sicuramente compiuti alcuni degli eccidi più feroci di tutti i tempi, compreso il genocidio di Srebrenica: i numeri di quello che è stato uno sterminio di massa oscillano tra gli 8.372 delle fonti ufficiali e i 10mila delle famiglie delle vittime, anche se fino a oggi le vittime veramente identificate, grazie al test del Dna, sono appena 6.414; altre migliaia riesumate dalle fosse comuni attendono ancora di essere riconosciute. Pescara ha deciso di ricordare oggi quella tragedia, nel giorno in cui alle porte di Srebrenica, nel Memoria di Potocari, luogo del genocidio balcanico, si svolge la cerimonia della Memoria per la sepolture delle vittime, man mano ritrovate e riconosciute che ogni anno l’intera comunica accompagna con un rito corale che è, al tempo stesso, richiesta di pietas e di giustizia al mondo intero”. “L’iniziativa – ha ricordato ancora Edvige Ricci – nasce in memoria di Alexander Langer, il deputato europeo che si è suicidato una settimana prima del genocidio. Per mesi Langer aveva girato in lungo e largo l’Europa per cercare di ottenere un presidio dell’Unione europea sul posto, drammaticamente consapevole di quanto stava per accadere, per mesi ha cercato di risvegliare l’attenzione della pubblica opinione, poi la disperazione ha avuto il sopravvento. La Fondazione che oggi porta il suo nome ha subito aderito alle iniziative promosse per ricordare quella tragedia”. “Esporre lo striscione oggi – ha proseguito il sindaco Albore Mascia – ha avuto l’effetto di risvegliare le coscienze, di indurre tanti giovani che passavano dinanzi al Comune a chiedersi cosa significasse, a interessarsi a una tragedia che non andrà mai sottaciuta, né riposta in un dimenticatoio, ma andrà sempre ricordata, per rispetto nei confronti delle vittime, ma soprattutto quale monito per le future generazioni”. Intanto la stessa cerimonia si svolgerà questa sera in piazza Primo Maggio dinanzi alla Nave del Maestro Cascella.


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