Pescara, referendum per il Wine glass e non per la filovia. E' polemica

10 Maggio 2011   17:15  

“E' di qualche giorno fa la proposta del sindaco Mascia di un referendum per ricollocare il Wineglass, l'opera dell'architetto Toyo Ito, ormai ingabbiata, dopo la sua rottura, da troppo tempo in Piazza Salotto. Una proposta che arriva subito dopo aver lasciato cadere nel vuoto quella dell'Italia dei Valori sul referendum per far esprimere i pescaresi sulla filovia che attraverserà la strada parco, provocando un cambiamento ineludibile della urbanistica della città e, a nostro avviso, un danno sia sul piano economico che ecologico per tutti i pescaresi". Lo dichiara Carlo Sciarra, coordinatore cittadino IdV di Pescara, che aggiunge: "Su questo punto, il sindaco ha detto no al referendum nonostante i sit-in, le manifestazioni di protesta di tantissime associazioni e semplici cittadini, impedendo di fatto ai pescaresi di esprimere la propria contrarietà o meno nei confronti di un'opera che cambierà in maniera profondamente incisiva la nostra città e che peserà e di gran lunga sul futuro dei nostri figli.

Ma, evidentemente, Mascia si è accorto di aver sbagliato negando una possibilità così importante ai pescaresi e per recuperare ha lanciato la proposta di un referendum su dove mettere il Wineglass, come se la questione fosse di prioritaria importanza per le famiglie, i commercianti, i pensionati pescaresi. Come se, addirittura, il consiglio comunale non riuscisse a valutare, da sé, l'opportunità economica e urbanistica di spostare un'opera che comunque è già costata troppo.

Evidentemente il sindaco Mascia per ricorrere al referendum applica la teoria del 'due pesi due misure'. Se il tema tocca profondamente la vita di tutti i pescaresi e il futuro della città, allora meglio non chiederlo, se, invece, riguarda lo spostamento di un'opera, tra l'altro sfortunata e legata al suo predecessore, allora bene, che il popolo si esprima!

Se questa tesi non corrisponde alla realtà – conclude Sciarra - allora chiediamo a Mascia di spiegare le motivazioni che lo hanno portato a prendere posizioni così diverse per le due questioni. Come mai, insomma, per la strada parco non ha avuto la stessa sensibilità politica e istituzionale per chiedere un referendum, quanto mai opportuno e necessario?".


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