Pescara: rimozione semaforo San Giovanni Teatino

28 Giugno 2011   09:32  

“La ritrovata serenità tra due città confinanti e soprattutto tra due amministrazioni comunali che sono chiamate a collaborare e interagire nell’interesse esclusivo del territorio amministrato e dei cittadini che ogni giorno frequentano l’area posta proprio a confine tra Pescara e San Giovanni Teatino, dove si trovano insediamenti di interesse commerciale, infrastrutture, servizi, ma soprattutto in cui si trova un aeroporto internazionale che arricchisce il patrimonio delle nostre due città. E’ questo l’autentico significato simbolico racchiuso nella rimozione odierna del semaforo installato dall’ex sindaco di San Giovanni Teatino Verino Caldarelli sulla via Tiburtina, a cavallo tra i due territori, e che oggi il neo-sindaco Luciano Marinucci ha provveduto a smantellare, eliminando quello che ha sempre rappresentato un elemento di contrasto tra due comunità”. Lo ha detto il sindaco di Pescara Luigi Albore Mascia nel corso della conferenza stampa odierna congiunta con il sindaco Marinucci nella sala consiliare del Comune di San Giovanni Teatino.

“L’installazione di quel semaforo – ha sottolineato il sindaco Albore Mascia - è stato l’esempio più eclatante di un’assenza di collaborazione tra Istituzioni. Se non erro dobbiamo tornare ai primi anni del 2000, quando si aprì uno scontro tra l’amministrazione comunale di Pescara, all’epoca governata da una coalizione di centro-sinistra, e quella di San Giovanni Teatino, retta sino al mese scorso da Verino Caldarelli, anch’egli componente di un governo di centro-sinistra, ed è proprio il caso di dirlo che in questa circostanza la contiguità politica di idee, programmi e vedute non è stata garanzia di buona prassi amministrativa. Lo scontro era relativo ai volumi di traffico che si riversavano su San Giovanni Teatino, soprattutto a causa della presenza di insediamenti commerciali di rilievo, oltre che dello stesso aeroporto, volumi che si traducevano quotidianamente in elevati livelli di inquinamento atmosferico, smog alle stelle e proteste dei cittadini, un problema in verità comune a molte altre città e che affonda le proprie radici in ragioni anche sociali molto più profonde. E parliamo di una mancata promozione di una cultura della mobilità alternativa per la quale oggi quasi tutti i cittadini prendono il mezzo privato anche solo per percorrere pochi metri ed effettuare un acquisto veloce, una cattiva abitudine che non è luogo comune, ma purtroppo è consuetudine. Manca la cultura dello spostarsi in bici o in autobus, e Pescara ne fa le spese ogni giorno con le 100mila auto che quotidianamente entrano nel nostro territorio per lavoro, svago o studio. Auto che ovviamente provengono dalle zone interne e confinanti, parliamo di Montesilvano, Spoltore, dunque Cepagatti, Pianella, ma anche San Giovanni Teatino che, a sua volta, è polo d’attrazione proprio per la presenza, oltre che di una zona commercialmente avanzata, anche per la presenza dell’aeroporto, una problematica però aggravata dal traffico pesante che transita in quest’area posta a ridosso anche della zona industriale-artigianale sempre a cavallo tra i due comuni. La passata amministrazione di San Giovanni Teatino – ha ricordato il sindaco Albore Mascia - tentò di convocare un incontro congiunto con il precedente governo comunale di Pescara per trovare una soluzione comune tesa a limitare proprio la frazione del traffico pesante, ma il governo comunale di Pescara nel 2007 rispose picche, facendo mancare il proprio contributo ai Tavoli istituzionali. La risposta dell’ex sindaco Caldarelli fu immediata: installò il semaforo rivolto verso Pescara, un semaforo che se attivato, è evidente, avrebbe causato un rallentamento della mobilità proprio su Pescara paralizzando il transito delle vetture sulla stessa via Tiburtina con problemi che tutti possiamo immaginare. Quel semaforo in realtà non è mai entrato in funzione, è sempre rimasto lampeggiante, quasi da monito nei confronti della nostra città, di fatto quindi non  risolvendo certamente la problematica traffico né su Pescara né tantomeno su San Giovanni Teatino, ma piuttosto esacerbando i rapporti tra le due amministrazioni. La rimozione odierna di quel semaforo ha dunque un evidente valore simbolico: significa un’apertura tra le due amministrazioni che hanno la chiara volontà di collaborare, significa il riavvio di un dialogo che in verità le nostre amministrazioni hanno già ripreso qualche giorno fa quando ho ricevuto in Comune la visita del sindaco Marinucci e di una delegazione della sua amministrazione. San Giovanni Teatino e Pescara devono collaborare: devono farlo nell’interesse della collettività per una riorganizzazione viaria razionale, perché i nostri Piani della mobilità devono necessariamente tener conto di quanto accade un passo più in là, devono necessariamente dialogare e raccordarsi. L’obiettivo comune dev’essere senza dubbio quello di ridurre il volume di traffico nei nostri territori incentivando la mobilità alternativa. Peraltro ricordiamo che il progetto della filovia prevede la prosecuzione di un asse proprio in via Tiburtina, dunque sino all’aeroporto per poi spingersi su San Giovanni Teatino. Dobbiamo collaborare perché ci aspettano grandi progetti all’orizzonte, a partire dallo sviluppo dello scalo aeroportuale che dovrà tradursi in indotto economico e posti di lavoro”.

 


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