Pescara, si infittisce il giallo della studentessa scomparsa

05 Maggio 2011   09:30  

Non c’è ancora traccia della studentessa di 25 anni di Benevento ma domiciliata a Manoppello la cui borsetta è stata ritrovata dai vigili urbani in un cassonetto per la raccolta della carta in via Nazionale adriatica nord.

Il proiettile che c'era dentro è stato intanto analizzato dagli esperti della squadra mobile di Pescara che hanno accertato che si tratta di una pallottola da poligono che però non può essere utilizzata nell’impianto di Manoppello in quanto si tratta di una struttura riservata soltanto al tiro al piattello.

La prima domanda alla quale dovranno rispondere gli investigatori è legata proprio al proiettile: la ragazza non ha il porto d’armi, quindi a chi appartiene il proiettile? Chi lo ha meso nella borsetta? La prima ipotesi è che possa appartenere a un ladro che ha rubato la borsa.

Il giallo, comunque, si infittisce, dopo che si è scoperto che sulla pagina Facebook della studentessa l'ultimo "segnale di vita", che risale al 12 aprile scorso, è un clic sull’immagine di uno scheletro che seduto su una sedia aspetta da un’eternità la fidanzata che si prepara. Da allora sono passati 23 giorni senza nemmeno un contatto e anche i 415 amici del social network restano in silenzio.

Nella borsetta anche ben tre carte sim, delle quali ancora non si conoscono gli intestatari, e quattro biglietti di carta con un elenco di numeri di telefono scritti a mano ai quali i vigili urbani hanno provato a chiamare ma senza ricevere risposta da nessuno. 


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