Pezzopane e Lolli: Chiodi si arrampica sugli specchi e scivola

Stabilizzazione precari con i fondi del terremoto

02 Aprile 2011   18:18  

La Responsabile Nazionale del PD per la ricostruzione Stefania Pezzopane e il Deputato Giovanni Lolli intervengono nuovamente in relazione alla problematica, da loro ieri sollevata, sul decreto legge 31 Marzo 2011 n° 34 che si occupa, tra le altre cose, dei precari delle ASL d’Abruzzo.

“Nell’incauto tentativo di arrampicarsi sugli specchi, il Commissario per la ricostruzione Chiodi, nonchè Presidente della Regione, scivola clamorosamente. Tale atteggiamento a L’Aquila viene chiamato “la represa de’ ju lattaru”.

Ha smentire il Presidente della Regione, non siamo noi ,ma è molto più autorevolmente il Governo, basta infatti andare sul sito della Presidenza del Consiglio dei Ministri, cercare il decreto legge 34 del 31 Marzo 2011, leggerlo come abbiamo fatto noi molto attentamente e rendersi conto di quanto il Presidenze, non solo non abbia vigilato sulla stesura di questo decreto, ma solo dopo la nostra denuncia essersi precipitato a cercare una misera giustificazione del grave operato del Governo e della sua
mancata azione di tutela dei precari della Asl dell’Aquila e dei terremotati.

Poiché non tutti hanno l’opportunità di collegarsi al sito della Presidenza del Consiglio, citiamo, quasi integralmente, il testo dello stesso, all’art.6  “Enti del Servizio sanitario nazionale della Regione Abruzzo. Comma 1.

Per l’anno 2011 per gli Enti del Servizio sanitario nazionale della Regione Abruzzo, in conseguenza degli eventi sismici nel mese di Aprile 2009,……alla relativa disciplina, anche in coerenza con il programma operativo  per il rientro del disavanzo della Regione Abruzzo,  si provvede con ordinanza di Protezione Civile a valere, ove necessario, sulle risorse di cui all’autorizzazione di spesa dell’art. 14 del decreto legge 28 Aprile 2009 n°39, convertito con modificazioni dalle legge 24 giugno 2009 n° 77, ovvero la legge  sul terremoto d’Abruzzo.

E’ inaccettabile il tentativo del Presidente della Regione di giustificare il riferimento alla legge sul terremoto, Chiodi dice che ha i soldi e che quel riferimento “ove necessario” è a scopo cautelativo. E’ veramente vergognoso che si possa pensare di coprire le necessità finanziarie per i precari con i fondi per il terremoto, se il Governo avesse previsto la totale copertura della spesa, come è stata prevista per le altre voci di spesa del Decreto ivi compreso le quote latte, l’area archeologica di Pompei, i FUS per la cultura, non avrebbe avuto la necessità di citare il decreto legge 39.

E’ stato citato  perché la ragioneria generale dello Stato si è voluta assicurare con la legge sul terremoto la copertura dell’impegno. Ci dispiace per il Presidente Chiodi che ad ogni critica ed osservazione si richiude sempre più a riccio, senza aprirsi al dialogo e alla collaborazione, difende l’indifendibile e noi non ci stiamo,  non ci facciamo spaventare dai suoi irritati tentatiti di arrampicarsi sugli specchi. Il Pd presenterà emendamenti, la vicenda dei precari va risolta veramente attraverso una proroga dei contratti ed una stabilizzazione e per far questo il Governo deve impegnare risorse fresche.

I fondi per la ricostruzione vadano alla ricostruzione. Il Governo e Chiodi la smettano  di fare una partita doppia e Chiodi la smetta di confondere il suo ruolo di Presidente della Regione e Commissario per la ricostruzione utilizzando questo doppio ruolo secondo le convenienze e cercando, come già ha fatto in altre occasioni, di utilizzare i soldi per la ricostruzione per altri scopi.


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