Piano di riordino, fuori l'Emiciclo la voce del dissenso

In 300 per dire no alla chiusura degli ospedali

28 Luglio 2010   19:53  

È la voce del dissenso al piano di riordino della sanità abruzzese.

In centina da tutto l'Abruzzo lo hanno manifestato, con alla testa una cinquantina di sindaci di centrodestra e centrosinistra, oggi pomeriggio a L'Aquila durante la seduta del Consiglio regionale, riunito su richiesta dell'opposizione proprio per discutere del programma predisposto dal commissario Chiodi che prevede la riconversione di 5 ospedali in presidi territoriali di assistenza. Si tratta delle strutture di Casoli, Gissi, Guardiagrele, Pescina e Tagliacozzo.

Una riorganizzazione indispensabile per il presidente della Regione.

Il centrosinsitra dal canto suo, che chiede di sospendere le procedure di approvazione del programma operativo e che venga riaperto un tavolo di confronto con sindaci e organizzazioni sindacali, rivendica i meriti di quando era al governo della Regione.

Nelle interviste Sergio De Luca (sindaco Casoli), Maurizio Radichetti (sindaco Pescina), Pierluigi Dell'Arciprete (vice sindaco Guardiagrele), Gianni Chiodi (presidente Regione e commissario alla Sanità), Camillo D'Alessandro (capogruppo Pd).

(MS)


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