Piano sociale, D'Alessandro (Pd): la Regione penalizza Comuni di Campo Imperatore-Piana di Navelli

20 Aprile 2011   12:29  

"Con Deliberazione n. 75/1 del 25 Marzo 2011 il Consiglio Regionale ha approvato il Piano Sociale Regionale triennale e in questi giorni gli Ambiti stanno ricevendo la ripartizione dei fondi. Le risorse messe a disposizione dall’Assessorato delle Politiche Sociali della Regione Abruzzo per la gestione del Piano di Zona dell’Ambito Sociale N. 11 denominato 'Montagna Aquilana' subiscono un drastico taglio e risultano insufficienti a garantire la continuità dei servizi sociali finora erogati". Lo afferma Fabrizio D'Alessandro, consigliere provinciale del Pd.

"In concreto per finanziare le attività del Piano di Zona, l’Ambito Sociale 'Montagna Aquilana', che comprende i 16 comuni dell’ex Comunità Montana Campo Imperatore Piana di Navelli, riceverà per il triennio 2011 – 2013 meno della metà delle risorse del precedente piano.

Complessivamente - spiega D'Alessandro - le risorse assegnate ammontano annualmente a € 256.000 mentre nel precedente triennio ammontavano a € 574.000 all’anno.

Con queste risorse assegnate, più la compartecipazione del 20% dei Comuni, che porterà la somma a € 331.000 non si riuscirà a garantire nemmeno il sostegno alla frequenza scolastica, il segretariato sociale, il servizio sociale professionale, l’affido familiare e l’assistenza ai minori allontanati dalle famiglie.

Alcuni servizi, che sono stati l’orgoglio di questo Ambito, saranno ridotti all’osso, le ore di assistenza domiciliare agli anziani che l’Ambito riuscirà ad assicurare in futuro saranno meno di un terzo di quelle garantite fino ad oggi, mentre dei 6 centri di aggregazione per minori operanti nell’Ambito se ne potrà finanziare uno solo.

A questo dobbiamo aggiungere che negli ultimi anni, con grandi sforzi e sapendo mettere a frutto sinergie e risorse proprie di alcuni comuni, questo Ambito era riuscito anche ad attivare un Centro diurno per diversamente abili, adesso questo Centro dovrà, se non chiudere, ridurre drasticamente le attività, oppure richiedere risorse alle famiglie degli ospiti, già fortemente provati dal disagio e dalla difficoltà economica ad avere nel proprio nucleo un diversamente abile.

E’ paradossale - aggiunge D'Alessandro - che una classe politica dirigente nazionale, regionale e locale, evidenzi la necessità di ricostruire il tessuto sociale della nostra comunità duramente colpita dal terremoto, quando la Regione Abruzzo governata da Chiodi e dal PDL toglie le risorse agli Ambiti Sociali Aquilani.

La cosa più giusta sarebbe di riportare in essere i precedenti criteri di riparto, ma se ciò non fosse possibile, bisognerà mettere in campo un sistema perequativo che assegni agli ambiti maggiormente disagiati, anche se poco antropizzati, i fondi sufficienti a mantenere qualitativamente e quantitativamente i precedenti livelli dei servizi sociali.

Chiederò, - conclude D'Alessandro - che la problematica venga discussa in sede di Commissione Attività Sociali e di Consiglio Provinciale".


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