Piano sociale regionale: via al confronto

08 Settembre 2010   15:22  

Settembre sarà il mese del confronto fra l'assessorato alle Politiche Sociali, i sindacati e i territori, per portare all'approvazione il quarto Piano Sociale Regionale, la cui bozza è in corso di ultimazione, grazie anche agli spunti che vengono dai sindacati, non ultimo la UIL, sollecitati dallo stesso assessore Gatti nella riunione del 13 agosto scorso nella quale sono state presentate le "Linee Guida del Piano Sociale".

In esse sono tracciate le vere e proprie evoluzioni del welfare regionale, in superamento delle logiche di assistenzialismo e di dipendenza, con l'obiettivo di affermare strumenti attivi di assistenza e protezione, orientati più al cittadino e meno ai sistemi di rappresentanza e di mediazione.

"Suggerimenti e osservazioni che io stesso ho sollecitato in un percorso franco e leale di confronto con le parti sociali, sono ovviamente sempre ben accetti - commenta Gatti - ma dispiace che possano essere oggetto di strumentalizzazione per accreditare la tesi che la Regione Abruzzo faccia poco e male in tema di politiche sociali". "Abbiamo fatto tanto - prosegue l'assessore - con il contributo di tutti, e molto altro dobbiamo fare per mantenere e impegnarci a migliorare il livello dei servizi, nonostante l'evidenza dei tagli di risorse a livello nazionale e lo stato deficitario delle casse regionali. Auspico che il confronto che ci apprestiamo a realizzare sia ampio, esaustivo e rapido per dare certezze e servizi di qualità ai cittadini".

Con questo spirito, in riferimento alle osservazioni della UIL, e senza alcuna vena polemica, peraltro inutile alla vigilia di un percorso di confronto importante e che deve vedere tutti gli attori sociali impegnati alla redazione del miglior piano sociale possibile, l'assessorato precisa 4 punti :

1)in relazione alla mancata adozione di un legge regionale di recepimento della Legge quadro, in previsione dell'unificazione di tutte le norme regionali che incidono sul welfare, il quarto PSR (Piano Sociale Regionale) individuerà con precisione i livelli essenziali, i criteri di gestione dei servizi e delle strutture assistenziali, dando atto che da mesi l'assessorato già ha proceduto a proporre ipotesi normativa di riordino delle IPAB, oltre che attivare gli uffici per la riformulazione della normativa regionale in materia di autorizzazione ed accreditamenti;

2)in relazione alla evidenziata carenza circa i dati socio-demografici esposti nelle Linee Guida, una puntuale lettura socio-demografica e dei bisogni troverà ampia sede nella costruzione del Profilo sociale regionale del redigendo PSR, correlandosi, essa sì, alla definizione dei Livelli essenziali di assistenza sociale;

3) in riferimento all'inclusione sociale per la prima volta e con una logica innovativa questo settore vedrà destinati ingenti risorse attraverso l'utilizzo del Fondo Sociale Europeo;

4) per quanto attiene ai metodi di distribuzione delle risorse, di concerto con le parti sociali, l'assessorato sta individuando i nuovi criteri di ripartizione delle risorse, mediante l'individuazione di indicatori di contesto certamente più calibrati di quanto avvenisse nel recente passato.

 


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